Canova, una band chitarra e sigaretta

L’indie rock che sta conquistando pubblico e radio: sabato sera live a Padova
PADOVA. Chitarra, birra e sigarette. E canzoni, ovviamente.


Sabato sera, alle 21, il Parco della Musica di Padova (vicino all’incrocio della Stanga) ospita il concerto della band più cool del rock italiano: i Canova. Milanesi, guidati dal talento autorale di Matteo Mobrici, i quattro ventenni in pochissimi mesi si sono fatti largo nel mondo indie con un album bellissimo, gioioso e poetico al tempo stesso: “Avete ragione tutti” (prodotto da Maciste dischi).


Una copertina che richiama vagamente il bimbo in piscina dei Nirvana, nove canzoni per mezz'ora circa di musica che ti tiene lì, perchè i testi non sono mai banali e il rock che questi ragazzi esprimono è fresco, virato al pop, sempre capace di farti battere il piede e cantarci sopra. Canzoni da spiaggia, adottate ormai anche da Radio Deejay, cantate a squarciagola dai fans che cominciano ad affollare sempre più numerosi i concerti (i Canova hanno 40 date già fissate per l’estate).


"Vita sociale" (verso il milione di ascolti su Spotify), "Expo", "Portovenere" e "Manzarek" sono singoli molto amati.


Il mondo musicale indie e post-indie sta sfornando la nuova musica italiana che sembra aver assorbito molto dal cantautorato degli anni Settanta, pur rivestendo linguisticamente e sonoramente il messaggio.


I Canova (hanno scelto il nome dello scultore veneto dove averne visto una mostra) sono con i piedi in quel nuovo mondo cantautorale rock della nuova canzone italiana, tra TheGiornalisti, I cani e vagamente anche Calcutta (con meno ironia). Poi ci sono i Coldplay, che rimangono lì sullo sfondo come un miraggio, o più che altro a segnare l'idea che il pop-rock di qualità può essere popolare senza (economicamente) svenarsi.Bella la voce di Matteo Mobrici, bello il sound che crea con Fabio Brando, Federico Laidlaw e Gabriele Pina. Da vedere live.


l.barsotti@mattinopadova.it


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