“Come fratelli” di Luminelli trasporta Padova in cento sale

PADOVA. Due bambini di estrazione sociale diversa. Un’infanzia in comune a Roma. Poi, le difficolta e il sudore per Mauro, l’annoiata ricchezza per Fabio: due vite che prendono sentieri differenti, fra salite e discese. Fino all’incontro inaspettato in Veneto: un territorio magico, che diventa il vero protagonista del film che Luciano Luminelli - regista romano, alla seconda pellicola dopo una vita dietro la sedia di Monicelli - sta girando in questi giorni a Padova.
Nella sala Rossini del Pedrocchi gli attori hanno incontrato i giornalisti, in una pausa fra le riprese. Fra i protagonisti ci sono Simone Montedoro, nei panni del ricco e annoiato Fabio, Stefano Pesce, lo squattrinato scrittore Mauro.
Poi c’è Sebastiano Somma, nei panni di un prete, e Astra Lanz, madre del co-protagonista più povero.“Come fratelli” è in gran parte girato nel Padovano - ma con scene anche ad Asiago e Treviso – e per stessa ammissione di Luminelli vuole mettere il territorio al centro del racconto. Veste i panni della star, in attesa di un possibile inserimento Unesco fra le meraviglie del mondo, la Cappella degli Scrovegni: è nel film il luogo del dialogo fra i protagonisti. Le mura di Cittadella stringono i due “Come fratelli” in un abbraccio, davanti alle quali diventano suggestioni lontane la ricchezza e la povertà dei due. Poi ecco Fontaniva “provincia estrema” per chi nel film è cresciuto a Roma.
L’uscita è prevista per Natale, dopo una seconda tornata di riprese in autunno.
L'opera verrà veicolata in circa 100 sale cinematografiche per poi passare su piattaforme televisive e partecipare, in molti festival. La produzione di “Come fratelli” è stata sostenuta dalla Film Commission di Padova - oggi diretta dal Consorzio Dmo -, col supporto del Comune e dalla Camera di Commercio. ––
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