Dalla Sicilia all’America “La vita promessa” storia di una madre

ROMAIl copione di “La vita promessa”, la serie in 4 puntate in onda su Rai1 da questa sera, è arrivato a Luisa Ranieri mentre era incinta della sua seconda figlia: «È uno di quei ruoli che ogni...

ROMA

Il copione di “La vita promessa”, la serie in 4 puntate in onda su Rai1 da questa sera, è arrivato a Luisa Ranieri mentre era incinta della sua seconda figlia: «È uno di quei ruoli che ogni attrice vorrebbe interpretare. Tante sfumature femminili in un unico ritratto, grandi sentimenti, grandi temi come la famiglia, l’emigrazione, la fame, la vergogna. È il personaggio che forse ho amato di più della mia carriera, bellissimo perché a tutto tondo, mai scontato».

La fiction (domani la seconda puntata, poi in onda il 24 settembre e l’1 ottobre) racconta la storia di una famiglia di siciliani nella New York del proibizionismo.

Il piroscafo della speranza

Luisa Ranieri è Carmela, che per sottrarsi alle prepotenze di un sorta di stalker dell’epoca ossessionato da lei e senza scrupoli, Vincenzo Spanò, che ha il volto di Francesco Arca, si sposa per procura, dopo l’omicidio del primo marito, padre dei suoi cinque figli, e va in America per dare un futuro alla propria famiglia. E sul piroscafo la sua vita si intreccia con quella di un gentiluomo, Mr Ferri (Thomas Trabacchi). I copioni sono opera postuma di una delle più note e apprezzate sceneggiatrici della tv italiana, Laura Toscano (Commesse, Il maresciallo Rocca) con Franco Marotta. La revisione della sceneggiatura è di Simona Izzo. «Carmela è una madre arcaica» osserva Trabacchi «una figura di cui dovremmo riappropriarci culturalmente perché, se ci guardiamo indietro e sappiamo chi siamo stati, potremo capire dove stiamo andando». Nel cast della miniserie anche Primo Reggiani e Cristiano Caccamo. La regia è di Ricky Tognazzi.

“La vita promessa”, che attraverso la distribuzione di Rai Com è già stata venduta in Giappone, Usa e America Latina, si svolge nell’arco di una decina d’anni e va dal 1921 al 1930, passando attraverso la crisi finanziaria americana del ’29. —

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