David Irving, processo alla storia

L’immagine di David Irving (Timothy Spall nella foto), storico britannico negazionista, oggi in declino anche per l’arresto per apologia di nazismo in Austria, nel 2005, ha iniziato a essere...
07/09/2016 Venezia, 73 Mostra Internazionale d' Arte Cinematografica. Photocall del film The Journey. Nella foto Timothy Spall
07/09/2016 Venezia, 73 Mostra Internazionale d' Arte Cinematografica. Photocall del film The Journey. Nella foto Timothy Spall

L’immagine di David Irving (Timothy Spall nella foto), storico britannico negazionista, oggi in declino anche per l’arresto per apologia di nazismo in Austria, nel 2005, ha iniziato a essere screditata quando perse la causa per diffamazione intentata nel 1996 da Irving stesso contro con la storica Deborah Lipstadt e la Penguin Books, che aveva pubblicato il libro della Lipstadt che smontava il negazionismo. Nella sentenza la corte osservò che Irving era un «attivo negatore dell’Olocausto», antisemita e razzista, vicino a neonazisti. Il film di Mick Jackson, “La Verità Negata”, ricostruisce queste vicende, ma investe anche una più ampia riflessione sul senso della storia e la veridicità delle ricostruzioni: il film evoca la Shoah, ma riduce la vicenda a un classico court movie, un film tribunalizio, pure basato su una solida sceneggiatura e un gruppo di attori precisi appassionati in pieno stile british (mi.go.).

Durata: 110’. Voto ***

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