Dove c’era il buco, un cubo per il festival aperto a tutti

DALL’INVIATA A ROMA Un cubo rosso fuoco a coprire la vergogna del buco. Conterà 450 posti, costerà 500 mila euro e sarà smontabile, impilabile, trasportabile altrove a festival finito per essere poi...
A general view of the Cinema Place during the premiere of the film 'Superstar', presented in Official Competition at the 69th Venice Film Festival in Venice, at the Lido in Venice, Italy, 30 August 2012. The 69th Venice Film Festival that runs from 29 August to 08 September. ANSA/CLAUDIO ONORATI......
A general view of the Cinema Place during the premiere of the film 'Superstar', presented in Official Competition at the 69th Venice Film Festival in Venice, at the Lido in Venice, Italy, 30 August 2012. The 69th Venice Film Festival that runs from 29 August to 08 September. ANSA/CLAUDIO ONORATI......

DALL’INVIATA A ROMA

Un cubo rosso fuoco a coprire la vergogna del buco. Conterà 450 posti, costerà 500 mila euro e sarà smontabile, impilabile, trasportabile altrove a festival finito per essere poi rimontato l’anno prossimo. Lo annuncia in conferenza stampa il presidente Paolo Baratta, visibilmente sollevato di poter finalmente consegnare agli occhi del mondo qualcosa che non sia una voragine di terra e soldi coperta da un telo a due metri dal red carpet.

La Sala Giardino, pur nella sua temporaneità, avrà struttura e tecnologia d’avanguardia, ma soprattutto sarà una zona franca, a ingresso libero, dove tutti, anche non necessariamente gli addetti al lavoro, potranno incontrare registi e attori, seguire incontri e dibattiti. L’estensione del Cinema nel Giardino rischia così di diventare un vero e proprio festival nel festival non solo per il rigenerante effetto novità della struttura ma anche per gli ospiti in arrivo.

È all’ombra del cubo che Francesco Carrozzini, figlio della direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani, presenterà il documentario dedicato alla madre “Franca: Chaos and Creation”. Uscita la moda, entrerà James Franco con “In dubious battle” dall’omonimo romanzo di John Steinbeck con un cast da paura, soprattutto per l’ultima in ordine di apparizione: Bryan Cranston, Robert Duvall, Sam Shepard e Selena Gomez.

L’Italia sarà rappresentata con Gabriele Muccino e “L’estate addosso”, forte della colonna sonora di Jovanotti; e con Michele Santoto che firma il documentario “Robinù” sui bassifondi napoletani.

Di certo non passerà inosservato il regista coreano Kim Ki-duk che torna al Lido, dopo il Leone d’oro del 2012 per “Pietà”, con “The net”, la storia di un pescatore che va alla deriva nei mari della Corea del Sud dove incontrerà un agente segreto che lo aiuterà a superare il trauma. E ancora “The secet life of pets”, film d’animazione in 3D su quello che combinano gli animali domestici, pennuti o pelosi, non appena i loro padroni escono di casa.

Messa al sicuro la Sala Giardino, il presidente Baratta punta ora al Casinò di cui è iniziata la rimessa a nuovo degli impianti. «È un edificio fondamentale per il festival ma molto delicato» spiega «per questo i futuri interventi, e in particolare quelli legati all’accessibilità, dovranno essere fatti in accordo con la Sovrintendenza. La speranza, naturalmente, è che si rinnovino anche le parti private vicine alla cittadella del cinema. L’hotel Excelsior avrebbe sicuramente bisogno di un po’ di restyling e il Des Bains, la nostra Costa Crociere, deve uscire dalla catastrofe. Non dobbiamo dimenticare che la maggior parte della gente viene al Lido per lavorare e ha bisogno di condizioni ottimali». (m. pi.)

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