Dove osano gli atleti, il festival dell’avventura
Arriva in Veneto il tour mondiale del Banff, film di montagna che raccontano sport estremi

PADOVA. Il fascino dell’ignoto e l’emozione legata alla natura selvaggia. È l’avventura a muovere le imprese estreme raccontate dal Banff Mountain Film Festival, la più importante rassegna mondiale sul cinema di montagna, che arriva in Italia per la sesta edizione. Nel percorso del World Tour, che attraversa 44 paesi del mondo, il Banff sarà lunedì 19 marzo e per il quinto anno a Padova, con un’intera serata cinematografica dedicata alla montagna e alle attività outodoor, in programma a partire dalle 20 al Multisala Pio X.
Banff Festival, il cinema della montagna arriva nel Veneto
Nato nel 1975 nell’omonima cittadina dello stato canadese dell’Alberta, il Banff rinnova ogni autunno il rito delle nove giornate “epiche”, in cui migliori film e libri sulla montagna vengono presentati in compagnia di ospiti internazionali. Calato il sipario, scatta il tour mondiale. Quest’anno sono 1100 le serate d’intrattenimento, che coinvolgono oltre 550 mila spettatori. In Veneto, il Banff toccherà anche Treviso (16 marzo, The Space Silea), Vicenza (20 marzo, cinema patronato Leone XIII) e Verona (21 marzo, cinema KappaDue). La programmazione - uguale in tutte le città italiane del tour (29 tappe in 27 città) - comprende una selezione di 10 corti o medio metraggi sottotitolati, che documentano le imprese di atleti afferenti a diverse discipline: freeride, arrampicata, mountain bike, kayak e action sport.
«La giuria del Banff ha scelto 35 dei 100 film finalisti in concorso» spiega Alessandra Raggio, direttrice del Banff World Tour in Italia. «In Italia, invece, presentiamo una superconcentrazione del programma di film proiettati in Canada. Sembrano solo le riprese di imprese spettacolari, ma racchiudono un significato molto più profondo. I film rappresentano anche un viaggio interiore, offrendo allo spettatore spunti di riflessione per allargare i propri confini mentali. Sono tre le parole chiave: viaggio, sogno e gioco».
Il riferimento a un film hollywoodiano come “Into the Wild - Nelle terre selvagge” di Sean Penn non è così causale, perché le proiezioni del Banff raccontano il senso autentico dell’avventura, lo spirito libero di un nuovo Christopher McCandless, anche se in questo caso il lieto fine è assicurato. Qualche esempio? “The Frozen Road”, che ha ricevuto la “Special Jury Mention”. È uno dei 10 corti in visione all’Mpx e ripercorre il viaggio in bicicletta solitario del giovane inglese Ben Page dal Canada artico attraverso i cinque continenti. Oppure “Imagination”, premiato come “Best Film Snow”, in cui compare Tom Wallisch, campione mondiale di slopestyle. Ma dentro l’avventura è contenuta spesso anche la volontà inappagata di spingersi oltre il limite rischiando la vita, come accade in “Safety Third” a Brad Godbright, specialista del free solo e attuale detentore del record di velocità per salita al Nose su El Capitan. Biglietti a 15 euro su www.banff.it e Vivaticket.it.
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