È morto Gil Ventura con il sax fu l’anti-Papetti

VARESE. È morto ieri a Varese, il sassofonista Gil Ventura, all’anagrafe Marcello Olmari, per le conseguenze di un’ischemia che lo aveva colpito alcuni giorni fa. Aveva 75 anni. Negli anni ’70 e ’80...
Gil Ventura, pseudonimo di Marcello Olmari, nella foto del suo profilo facebook. +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
Gil Ventura, pseudonimo di Marcello Olmari, nella foto del suo profilo facebook. +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

VARESE. È morto ieri a Varese, il sassofonista Gil Ventura, all’anagrafe Marcello Olmari, per le conseguenze di un’ischemia che lo aveva colpito alcuni giorni fa. Aveva 75 anni. Negli anni ’70 e ’80 era stato protagonista di una fortunata serie di dischi “Sax Club”, famosi oltre che per le eleganti interpretazioni dei grandi successi del pop internazionale e italiano anche per le sexy copertine, illustrate da foto di splendide modelle nude. Il virtuoso del sax, voluto dalla Emi-Odeon, a partire dal 1972 per fare concorrenza nelle classifiche di vendita all’allora più famoso Fausto Papetti di cui copiò la formula, aveva già ottenuto importanti riconoscimenti negli anni Sessanta. Mezzo secolo fa Olmari, secondo quanto racconta sua figlia, ricevette i complimenti da John Lennon in persona per «un magistrale assolo nel brano “Shades”». Un episodio che accadde il 24 giugno del 1965, dopo che i Beatles si furono esibiti nei loro due storici concerti al Velodromo Vigorelli di Milano. I baronetti di Liverpool si recarono al Charlie Max, dove cenarono alle due del mattino, ascoltando il gruppo di Augusto Righetti del quale facevano parte Gil Ventura al sax e Bruno Tibaldi al basso. Inoltre, il 23 maggio 1968, con la The Bo Bo’s Band, ebbe l’onore di aprire i concerti di Jimi Hendrix al Paip’s di Milano. Il gruppo italiano fu scelto grazie al singolo del 1967 contenente le canzoni “Guardati intorno” e “Se lontano sarò”, in cui risaltava particolarmente l’abilità di Olmari e degli altri musicisti.

Nella stessa band anno militato anche altri importanti strumentisti, come il cantante e sassofonista Martin Frederick Grice, Giulio Capiozzo (batteria) e Leandro Gaetano (tastiere). Con il successo degli anni Settanta Gil Ventura dimostrò di essere un valido musicista ed arrangiatore.

Michele Bugliari

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