Il corto di Marinelli storia trevigiana della famiglia Krüll
Una spazzola tra le mani di quattro diverse generazioni nei continui flash-back che raccontano la loro storia imprenditoriale. Perché «marchio non significa solo brand, ma anche segno profondo,...
Una spazzola tra le mani di quattro diverse generazioni nei continui flash-back che raccontano la loro storia imprenditoriale. Perché «marchio non significa solo brand, ma anche segno profondo, incisione indelebile, fatto culturale e non solo aziendale», secondo Giancarlo Marinelli, regista di “La fabbrica della bellezza”, cortometraggio presentato all’ Excelsior nello spazio della Regione. E veneta, trevigiana, è la storia della famiglia Krüll, che Marinelli ha raccontato in 24 minuti: iniziata nel 1869 dal prussiano Herman Krüll che avviò a Treviso la “fabbrica della bellezza” cui le sue iniziali diedero il nome, Acca Kappa, e che dalla sola produzione di spazzole per cavalli è passata a quelle d’ogni tipo, quindi a una linea di profumi, creme e shampoo, attraversando due guerre e tutto quel che portano e portano via, andando oltre le crisi e aprendosi ai mercati. Una storia raccontata da Fabio Sartor, Ivana Monti, Debora Caprioglio e Sergio Muniz nei ruoli principali. Tutti legati a una vicenda di bellezza che Elisa Gera Krüll, pronipote di Herman che questo film ha voluto, continua nella stessa fabbrica.
(m.g.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche