Il Padiglione Italia parla veneto Farronato curatore nel 2019

Nomina “veneziana” per il curatore del Padiglione Italia alla 58esima Biennale Arti Visive del prossimo anno. Sarà infatti il critico e curatore indipendente Milovan Farronato, che ha a lungo...

Nomina “veneziana” per il curatore del Padiglione Italia alla 58esima Biennale Arti Visive del prossimo anno. Sarà infatti il critico e curatore indipendente Milovan Farronato, che ha a lungo lavorato anche alla Fondazione Bevilacqua La Masa per l’organizzazione di diverse mostre e insegnato anche all’Iuav, con una lunga collaborazione con la critica e storica dell’arte Angela Vettese.

Il nome di Farronato è stato individuato al termine di una selezione a cui sono stati invitati a partecipare dieci nomi rappresentativi del panorama artistico nazionale.

Il progetto è stato scelto dal ministero della Cultura nell’ambito della terna proposta dalla dg arte contemporanea e architettura Federica Galloni. Il progetto di Farronato si concentra su un gruppo limitato di artisti a cui verrà dato spazio per presentare le proprie opere e indagare i loro universi creativi.

Farronato è il Direttore e Curatore del Fiorucci Art Trust, per il quale ha sviluppato dal 2011 il festival Volcano Extravaganza a Stromboli. Assieme all’artista Paulina Olowska, ha fondato nel 2014 il simposio Mycorial Theatre a Rabka, in Polonia, che nel 2016 è migrato a San Paolo, Brasile. Dal 2005 al 2012, è stato direttore dell’organizzazione no profit Viafarini. Dal 2006 al 2010 è stato curatore associato della Galleria Civica di Modena. È stato professore di Cultura Visiva al Cladem dell’Iuav dal 2008 al 2015.

Il progetto di Farronato, spiega il ministro Bonisoli, è «molto originale e innovativo anche dal punto di vista dell’allestimento, valorizza il lavoro degli artisti e pone il Padiglione in linea con il panorama artistico internazionale».

Farronato si è dovuto misurare con Antonia Alampi, Laura Barreca, Andrea Bellini, Alfredo Cramerotti, Luigi Fassi, Andrea Lissoni, Bruna Roccasalva, Francesco Stocchi e Roberta Tenconi. Nella terna finale erano citati Andrea Bellini e Luigi Fassi.

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