Jovanotti: «Nel mio salone si suona il rock»

PADOVA. Dopo le sei serate con il tutto esaurito all’Arena di Verona, lo scatenato Jovanotti torna in Veneto per far ballare per due sere, domani e martedì prossimo, il pubblico dell’Arena Spettacoli in Fiera a Padova trasformata per l’occasione nel Salone delle feste del tour “Lorenzo Live 2018”.
Dopo 57 serate gremite, Trident Music, la società che da oltre 30 anni produce gli show di Jovanotti, ha annunciato una grande festa finale a Milano, al Forum di Assago, per due serate conclusive il 3 e il 4 luglio. Così Lorenzo Cherubini batterà il proprio record personale con 14 repliche nel capoluogo lombardo, dove 30 anni fa è iniziata la sua carriera. “Lorenzo Live 2018”, sinora, ha registrato un successo incredibile, richiamando più di 400 mila spettatori, venendo 550 mila biglietti e totalizzando ben 45 serate con il tutto esaurito. Lo spettacolo è uno delle più grosse produzioni che Jovanotti abbia mai realizzato.
Il pubblico entrando nell’Arena Spettacoli vedrà 13 grandi lampadari da salone delle feste ed ascolterà l’Ouverture del “Guglielmo Tell” di Rossini. «Nel salone della casa dove abbiamo registrato “Oh, vita!”» racconta Lorenzo, «c’era un grande lampadario di cristallo e mentre cantavo ce l’avevo sopra la testa. Così ho pensato che fosse un segno e che in qualche modo avrei voluto portarlo in tour. Trasformare i palasport in una “ballroom”, un salone delle feste. Ne ho parlato con gli architetti dello studio Giò Forma e loro hanno progettato questi lampadari che si trasformano in macchine da discoteca, astronavi, ufo, spara laser, dischi volanti di luna park e lampioni di città».
La spettacolo sarà reso ancora più interessante dalla super band di Lorenzo, composta da Saturnino (basso), Riccardo Onori (chitarra), Christian Rigano (tastiere e synth), Franco Santarnecchi (piano e fisarmonica), Gareth Brown (batteria), dal veneziano Leo Di Angilla (percussioni), Gianluca Petrella (trombone), Jordan McLean (tromba) e Matthew Bauder (Sax). Jovanotti nel presentare lo show ha detto: «Mi rendo conto di essere nel cuore di un tour incredibile, ogni sera spremiamo il palasport come un’arancia e ci beviamo il succo tutti insieme. Io un’atmosfera così non l’ho mai vissuta in nessun concerto a cui sono stato, sia sul palco che come spettatore».
In apertura un’opera di Manuele Fior, uno dei fumettisti italiani più apprezzati del mondo, al debutto nell’animazione. Partendo dall’idea di Jova ha realizzato un cartoon con protagonista il rapper in versione Don Chisciotte. Tre minuti di immagini che introducono l’adattamento teatrale di Corrado D’Elia recitato in spagnolo da Miguel Bosé. «Il cuore di tutto è la musica naturalmente», ha puntualizzato l’artista, «le mie canzoni in una sequenza pensata come un unico flusso in tre atti, più i bis. Non ho mai avuto una band in stato di grazia come stavolta. Chiedo loro molto perché in questo concerto le atmosfere cambiano di continuo. La spina dorsale dello show è la musica e il viaggio che mi permetterà di passare dalle atmosfere acustiche all’hip hop, dal dancehall alla disco, sino al rock ’n’ roll senza respiro. Rispetto ai miei show degli ultimi 10 anni qui c’è un cambio di direzione verso un’idea più decostruita del concerto, più libera da qualsiasi schema, è un tour all’insegna della mia idea di rock ’n’ roll show».
La scaletta comprenderà ben 30 canzoni. L’inizio sarà scandito da “Ti porto via con me”, il brano che chiudeva il tour del 2015, poi ci sarà “Le canzoni” da “Oh, vita”, l’ultimo album, triplo platino, prodotto da Rick Rubin, “L’ombelico del mondo” con i ballerini gonfiabili colorati in mezzo al pubblico, “Ciao mamma”, “Sbam!”, “Fame” “L’estate addosso”, “Safari”, “Tutto l’amore che ho”, “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”. Seguirà sarà un set acustico, gran finale con “Viva la libertà”.
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