La Prospettiva della Danza è un “Vulcano” di energia

S’intitola “Vulcano” la ventunesima edizione del festival Prospettiva Teatro Danza a Padova, che per quest’anno prevede un’autentica “eruzione” di energia. Il programma 2019 si concentra in pochi giorni (dal 2 al 14 aprile) con nove appuntamenti che vedranno alternarsi sul palco artisti e culture da tutti i continenti. Completano il programma workshop aperti al pubblico e un’originale performance dal vivo in un supermercato.
Inaugura il Festival la decima edizione del Premio Prospettiva Danza Teatro 2019: i finalisti si esibiranno martedì 2 aprile alle 21, nella Sala Ridotto del Teatro Verdi, sotto gli occhi di una giuria (per la prima volta) molto internazionale. A partire dal presidente, Lee Jong-Ho, che arriva dalla Corea ed è presidente della sezione Seoul del Consiglio Internazionale della Danza (Cid) Unesco, e fondatore e direttore artistico del SIDance Seoul International Dance Festival.
Il vincitore selezionato avrà diritto a un premio in denaro di cinquemila euro, a cui se ne aggiungono altri duemila per il miglior talento, assegnati dall’associazione Creativamente.
Fiori galleggianti
Il programma del festival è ricchissimo e prevede spettacoli accomunati dallo spirito d’innovazione e di rilettura in chiave contemporanea di antiche tradizioni. È questo il caso, ad esempio, di “Floating Flowers”. L’esibizione si ispira a una celebrazione religiosa taiwanese che ha luogo durante il Festival dei Fantasmi, una delle cerimonie buddhiste più belle e conosciute della nazione. Lanterne galleggianti vengono appoggiate sull’acqua e diventano un tramite per diffondere felicità ed allontanare la sfortuna. Allo stesso modo i danzatori, avvolti in vaporose gonne di tulle, sembrano spingersi con grazia sulla superficie si un fiume invisibile. Lo spettacolo è portato in scena dalla compagnia taiwanese B.Dance, che unisce i movimenti tradizionali asiatici con i tratti della danza contemporanea.
Miniballetti
Li ha disegnati da piccola e pensati per dei bambini, ma li ha trasformati in coreografie solo da grande: Francesca Pennini, giovane performer già apprezzata in tutto il mondo, porta in scena i suoi “Miniballetti”, annotati ai tempi delle elementari su un quaderno, che oggi funge da spartito per una scenografia ai limiti dell’umana plasticità. Una macchina del tempo per un’impossibile archeologia, che si sviluppa sulla scena in una serie di possibilità strampalate.
Come dervishi
Arriva dalla Turchia Ziya Azazi, che reinterpreta in chiave contemporanea le danze della tradizione sufi. I dervishi, discepoli di alcune confraternite islamiche votate all’ascetismo, sono i fedeli custodi di una danza antica, eseguita roteando ampie gonne bianche. Nella tradizione turca, la danza dei dervishi serve a trasmettere i misteri, giunti al giorno d’oggi dai tempi antichi.
I workshop
Completano il programma una serie di workshop aperti al pubblico. Fra questi “Cinetico4.4”, organizzato dal Collettivo Cinetico, si sviluppa come un gioco: la prima parte prevede la divisione in gruppi, e i partecipanti negoziano le scelte che riguardano la regia; la seconda parte riguarda la preparazione pratica della performance e la terza parte l’esibizione di fronte al pubblico, che era stato scelto durante la prima fase. Tra i workshop si segnalano anche “Flamenco” (con Rafaela Carrasco, una tra le più importanti figure nel mondo del flamenco a livello mondiale) e Dervish in progress, guidato da Ziya Azazi. Ruotare non è l’obiettivo principale dell’incontro ma, assicura Azazi, aiuterà a far emergere l’energia di ognuno.
Incursioni urbane
Per tre volte, i ballerini invaderanno (pacificamente) il supermercato Coop di via Tommaseo, di fronte alla Chiesa della Pace. Una performance di grande impatto visivo ed emotivo, che farà vivere e abitare il supermercato in modo nuovo, dinamico e coinvolgente. In questo progetto, a cura di Antonella Schiavon, la danza entra nel quotidiano attraverso sensazioni, emozioni e segni che ne trasformano la percezione. Il festival è organizzato dal Comune di Padova e realizzato in collaborazione con il Circuito Teatrale Regionale Arteven, con la direzione artistica di Laura Pulin. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova