La Venezia di Lady Gaga selfie, cene e autografi

VENEZIA

La più irraggiungibile, alla fine, è così vicina che quasi la puoi toccare. Sul palco del Palabiennale, a sorpresa, venerdì sera, quando Lady Gaga non ha solo ringraziato il suo pubblico, ma ha anche voluto toccarlo, sfiorarlo, sentire che odore aveva. E poco dopo, alla cena di gala del film “A Star Is Born” a Palazzo Contarini Polignac, sul Canal Grande, dove Lady Gaga ha gradito tutto, gustato tutto, si è complimentata per tutto, facendo sciogliere in bocca fino all’ultimo pop corn di yogurt all’azoto che il pasticcere padovano Denis Dianin aveva preparato per lei, e gli altri novanta invitati, insieme a scaglie di meringa alla menta e basilico e gel al lampone e mango.

ai fan dice: «vi amo»

La piroetta professionale di Lady Gaga - da cantante ad attrice che interpreta una cantante - si accompagna a un nuovo passo che, pur tenendola a dodici centimetri dal suolo, la porta fino a Ca’ Giustinian dove sbarca nel primo pomeriggio di ieri con la disinvoltura di chi va a ritirare un catalogo della Biennale. Abito nero (due cambi), borsetta nera, disponibile a ogni selfie possibile, con i bambini, con i turisti, con chi capita, prima di consegnarsi a oltre tre ore d’interviste concordate con i quotidiani e settimanali stranieri.

«Vi amo», aveva detto ai fan dietro le transenne del red carpet. «Grazie a tutti» aveva aggiunto alla platea del Palabiennale che, per un attimo, alla vista di Lady Gaga e Bradley Cooper insieme sul palco, ha pensato di essere su “Scherzi a parte”.

All’hotel Belmond Cipriani, dove soggiorna nella suite Palladio che fu di George Clooney, ha solo chiesto una grande torta per festeggiare il compleanno della madre.

Ieri sera cena con la produzione e il cast del film; oggi partenza per Parigi e, da lì, per tornare negli Stati Uniti. —

Manuela Pivato

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