Le Parole di Lulù per il Cuamm, a Padova la decima edizione

Fabi sceglie il parco degli Alpini per la manifestazione nata nel 2010 dopo la morte della sua piccola Olivia Una giornata per i bambini



La prima volta fu come una meravigliosa e spontanea ribellione collettiva al dolore. Ventimila persone si riversarono nelle campagne di Casale sul Treja, a trenta chilometri da Roma, con l’impeto di chi vuole rovesciare un mondo ingiusto. Era il 30 agosto del 2010, sarebbe stato il giorno del secondo compleanno di Olivia “Lulubella”, la figlia di Niccolò Fabi e Shirin Amin, scomparsa due mesi prima per una meningite acuta. Più di cinquanta musicisti suonarono per oltre dodici ore. E l’abbraccio collettivo non si esaurì con le ultime note: quel giorno infatti furono raccolti 60 mila euro per i Medici con l’Africa-Cuamm, che poi li usò per ristrutturare la Pediatria dell’ospedale di Chiulo in Angola, inaugurata il 2 giugno dell’anno dopo.

Le “Parole di Lulù”, da allora, hanno continuato a raccontare grandi storie di solidarietà. La Fondazione di Niccolò e Shirin ha sostenuto e promosso decine di progetti per l’infanzia, come il Giardino di Lulù, nato a Roma. E il viaggio delle Parole di Lulù è continuato, ogni anno il 30 agosto, sempre a Casale sul Treja, fino alla quinta edizione. Poi è diventato itinerante e più flessibile sul calendario, ha raggiunto Martina Franca e Poirino, in provincia di Torino, e Catania. Quest’anno approda a Padova, in nome della vecchia amicizia tra Fabi e il Cuamm, consolidata - se mai ce ne fosse bisogno - da un viaggio appena concluso, che ha visto insieme Niccolò e don Dante Carraro nel Mozambico devastato da un tornado.

L’appuntamento con Lulù è per il 14 settembre al parco degli Alpini (dietro lo stadio Euganeo). Il programma è tutto dedicato ai bambini - spettacoli, laboratori, cacce al tesoro, danze, fino all’esibizione finale del cantastorie Little Pier - ma a un certo punto potrebbe anche succedere che salti fuori una chitarra. Per la tribù di Nic - comunque già in festa per il ritorno del cantautore (disco e tour sono in arrivo dopo l’estate) - il senso della giornata sarà in ogni caso tutto per il Cuamm. «Raccoglieremo fondi per il Mozambico, anche se non abbiamo ancora messo a fuoco il progetto da sostenere», annuncia don Dante. «Con Niccolò c’è un’amicizia forte, è stata quasi naturale la scelta di portare qui le Parole di Lulù. Grazie a lui abbiamo già realizzato progetti importanti in Angola e in Sud Sudan, attrezzando la Pediatria dell’ospedale di Yirol. E ora siamo stati in Mozambico, a Beira e a Pemba, luoghi devastati, dove manca tutto». Allo stesso tempo sarà un’occasione per far conoscere l’attività della Fondazione, i suoi progetti a favore di tante associazioni che promuovono servizi per i bambini, per la loro salute, per la loro creatività. Alla decima edizione - e non è un traguardo banale - Lulù ha ancora parole bellissime da dire. —



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