Le percussioni di Mantilla illuminano il Gaia Jazz
PORTOBUFFOLÈ . Sarà la superstar Ray Mantilla a brillare quest’anno sul palco di Gaia Jazz, la rassegna musicale che si apre sabato nella suggestiva cornice di Portobuffolè. Il concerto “Eurospace...

PORTOBUFFOLÈ . Sarà la superstar Ray Mantilla a brillare quest’anno sul palco di Gaia Jazz, la rassegna musicale che si apre sabato nella suggestiva cornice di Portobuffolè. Il concerto “Eurospace Station” di Mantilla chiude il cartellone il 24 giugno alle 21 con una serata Latin Jazz che porta a culmine un progetto di sperimentazioni sonore lungo quanto la sua cinquantennale carriera, trascorsa alle percussioni accanto a mostri sacri come Art Blakey, Max Roach e Charles Mingus, e incrociando i suoi ritmi alle musiche latine di Barbieri e Barretto ma anche di Eddie Palmieri e Tito Puente. A condividere la scena con lui, tra la casa di Gaia da Camino cantata da Dante Alighieri e la Torre comunale del X secolo, ci sarà un parterre di colleghi, che lui preferisce definire “amici” e che insieme non si vedevano da tempo: Alberto Negroni (in arrivo per l’occasione direttamente da Santa Monica dove vive da anni), Bruno Cesselli, Ares Tavolazzi, Massimo Manzi e Gaspare Pasini. A scaldare il palco il 10 giugno arriverà un altro percussionista di rilievo internazionale, lo sloveno Zlatko Kaucic, tra i più affermati musicisti nel panorama dell’avanguardia europea, che vanta collaborazioni con nomi del calibro di Paul Bley, Steve Lacy, Chico Freeman e Kenny Wheeler. La performance proposta a Gaja Jazz, intitolata “Kombo-B”, vede la partecipazione dell’orchestra Rock Me Monk, un gruppo di musicisti giovani ma talentuosi della scuola diretta da Kaucic, che si esprimeranno attraverso il ritmo per “raccontarsi” in un repertorio di brani inediti. La serata di apertura “Where are you?”, sabato sempre alle 21, è affidata invece a D.O.V.E (Drums Organ Vibes Ensemble & Sax), jazz band padovana il cui leader, Giovanni Perin, figlio d’arte, si esibirà al vibrafono accompagnato da Giulio Campagnolo all’organo Hammond, Andrea Davì alla batteria e Tommaso Troncon al Sax. L’esibizione spazierà dalle sonorità energiche e funky di Horace Silver all’hard bop più raffinato di Duke Jordan e Jimmy Heath, ridipingendo in chiave moderna alcuni capolavori del songbook americano, alternati a composizioni originali dell’ensamble, che per la prima volta porta nel repertorio jazz i suoni contemporanei di vibrafono e organo Hammond. Il 17 giugno sarà invece la serata dedicata alle band emergenti con “Jazz up”, preceduta al mattino dal workshop di fotografia “Sottopalco” con Alessio Furlan e Davide Carrer, e alle 18 dall’inaugurazione della mostra “Focus: ritratti d’impresa”.
Gaia Jazz è organizzata dall’associazione Dotmob con il Comune di Portobuffolè e la partnership del Consorzio Vini Venezia, che cura le degustazioni abbinate agli eventi. Parte degli incassi saranno devoluti alle “Amiche per la pelle” per la prevenzione del tumore al seno.
Biglietti da 5 a 10 euro. Informazioni: dotmob.it.
Elena Grassi
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