Non poteva più suonare, si è ucciso

Keith Emerson, il più spettacolare pianista e tastierista dell’era del rock progressivo, è stato trovato ucciso da un colpo di pistola alla testa, nella sua casa di Santa Monica, in California. La polizia propende per l’ipotesi del suicidio e alla base del gesto potrebbe esserci la depressione di cui Emerson soffriva, legata alla malattia alla mano destra che lo costringeva a suonare con solo otto dita, e che pare fosse destinata a peggiorare. Aveva 71 anni.
Emerson è stato il primo virtuoso delle tastiere a diventare una star nel campo del rock, genere prima di lui dominato dai chitarristi. Contribuì più di altri a definire il suono dell’organo Hammond in ambito rock e fu uno dei primi a utilizzare in modo spinto gli storici sintetizzatori Moog che per primo suonò dal vivo. Grande compositore, si esprimeva soprattutto nelle composizioni lunghe in cui confluivano rock, jazz e musica classica e negli arrangiamenti in chiave rock delle composizioni colte. Virtuoso incontenibile, fu anche una presenza spettacolare sul palco con i suoi attacchi di pugnale all’organo Hammond.
Diventato famoso nella seconda metà degli anni Sessanta con i Nice, è passato alla storia soprattutto per i suoi dischi capolavoro degli anni Settanta con il super gruppo degli Emerson, Lake & Palmer. La notizia della sua morte è stata data dalla pagina Facebook ufficiale degli Elp con un breve post in cui si legge: «Keith Emerson (1944 - 2016). Siamo spiacenti di annunciare che Keith Emerson è morto la notte scorsa nella sua casa di Santa Monica, Los Angeles, all’età di 71 anni. Chiediamo che la privacy e il dolore della famiglia siano rispettati». Stringato il post del cantante, chitarrista, bassista e compositore Greg Lake: «Sono profondamente commosso e rattristato. I miei pensieri sono con te….». Il batterista Carl Palmer, invece, sul suo sito ha lasciato un ricordo toccante: «Sono profondamente addolorato di apprendere della scomparsa del mio buon amico e fratello in musica Keith Emerson. Keith era un’anima gentile il cui amore per la musica e la passione per la sua performance come tastierista rimarrà senza pari per molti anni a venire. È stato un pioniere e un innovatore il cui genio musicale ha toccato tutti noi nel mondo del rock, della musica classica e del jazz». Nel 1970, dopo l’esperienza con i Nice, fondò il primo super gruppo del prog con Greg Lake che proveniva dai King Crimson con cui aveva appena inciso “In the Court of the Crimson King” e con Carl Palmer degli Atomic Rooster. Il primo disco lanciò Emerson nell’Olimpo. Robert Moog, inventore del famoso sinth, disse che il miglior esempio del suono del suo strumento fu quello che Emerson usò nell’assolo di “Lucky Man”, prima hit single degli Elp. Seguirono pietre miliari: “Tarkus”, “Pictures At An Exhibition”, “Trilogy”, “Brian Salad Surgery” e il monumentale live “Welcome Back My Friends”. Nel 1977 nonostante il declino del progressive e la rivoluzione del punk gli Elp pubblicarono due grandi dischi “Works 1” e “Works 2”, quest’ultimo conteneva due grandi singoli pianistici di Emerson che diventarono le sigle di due edizioni della trasmissione Rai “Odeon”: “Honky Tonky Train Blues” e “Maple Leaf Rag”.
Aldo Tagliapietra, ex cantante e compositore delle Orme, ha scritto su Facebook: «”Domani mattina Keith Emerson ci aspetta a casa sua alle 8 perché poi deve partire”, disse il fotografo Armando Gallo. Keith ci accolse, con i capelli ancora bagnati e una straordinaria ospitalità. Si capiva subito che oltre al grande musicista c’era anche un grande uomo, umile e generoso».
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