Palazzo Grassi, un vestito per il cinema
Tre giorni di film e laboratori per i dieci anni di Fashion in Film Festival

VENEZIA. Dopo “Models Never Talk”, opera del direttore del Palais Galliera, Olivier Saillard, la moda torna al centro della riflessione sul palco del Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia, in occasione del decimo anniversario del Fashion in Film Festival di Londra. Da mercoledì 24 a venerdì 26 gennaio, Palazzo Grassi - Punta della Dogana, in collaborazione con il Fashion in Film Festival di Londra, l’Iuav e la Central Saint Martins University of Arts di Londra, presenta due giornate di proiezioni aperte al pubblico. Ad accompagnare il programma ci sarà Fashion Aperture, workshop di tre giorni dedicato al rapporto tra moda, cinema e arte, riservato agli studenti di Iuav, Ca’ Foscari e Accademia di Belle Arti di Venezia.
La selezione cinematografica è a cura di Marketa Uhlirova, co-fondatrice e direttrice del Fashion in Film Festival.
Mercoledì 24 gennaio alle 18.30 con “The Enigma of Clothes”, saranno proposte proiezioni che risalgono agli albori della storia del cinema, con opere di autori iconici come Hans Richter, Georges Méliès, Thomas Edison, Man Ray, Kennet Anger e Christine Noll Brinckmann. L’obiettivo è indagare e celebrarela vita segreta del “vestito” nella narrazione filmica.
Si prosegue giovedì 25 gennaio, sempre dalle 18.30, con la prima italiana di “Inferno Unseen”. L’opera nasce in seguito al ritrovamento di dodici ore circa di rushes inediti di “Inferno”, film del 1964 del regista francese Henri-Georges Clouzot, rimasto incompiuto. Le pellicole mostrano esperimenti cinetici, composizioni astratte e ritraggono alcuni attori come Romy Schneider, Serge Reggiani, Dany Carrel e Jean-Claude Bercq durante le prove di scena o mentre si prestano come soggetto di vivaci test ottici. Questo materiale è stato rimasterizzato in un nuovo film e impreziosito dalla colonna sonora firmata da Rollo Smallcombe, composta da brani elettronici pensati appositamente per questa edizione, che comprende la voce di Serge Bromberg .
Fino a venerdì 26 inoltre si terranno per gli studenti i laboratori di Fashion Aperture.
La programmazione nasce dalla considerazione di come, dagli inizi del XX Secolo, la moda si avvalga del film come medium per esprimere lo stile e le idee creative di un designer; questo vale per singoli stilisti, grandi case di moda, così come per i più noti marchi internazionali.
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