Piero Messina racconta "Another End", tra amore e morte

"Per me prima che un film di fantascienza 'Another End' e' una storia d'amore. Sull'amore che vive nelle parole, tra i pensieri, nei ricordi, ma che soprattutto vive e cresce nel silenzio nei corpi. Di nascosto. Come un segreto del corpo". Cosi' il regista Piero Messina (L'attesa) sintetizza alla Berlinale il suo "Another End", il primo dei due film italiani in concorso alla 74esima edizione del Festival di Berlino. Questa la storia. Sal (Gael Garcia Bernal) e' un uomo pieno di dolore da quando ha perduto Zoe (Renate Reinsve), l'amore della sua vita morta in un incidente d'auto di cui lui si sente responsabile. "Another End" inizia cosi' nel segno del piu' classico dei binomi, amore e morte. Sua sorella Ebe (Be're'nice Bejo) gli propone di affidarsi ad Another End, una nuova tecnologia che riporta in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n'e' andato. Cosi' Sal potra' ritrovare la sua Zoe, ma nel corpo di un'altra donna in cui riconosce la moglie. (ServizioDi Nicola Roumeliotis)

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