Una domenica Holi, sulla spiaggia di Jesolo la festa è a colori

JESOLO. Il fascino del misticismo indiano e delle culture orientali nell’era dei party a tema: aspettando il boom di Ferragosto, Jesolo accoglie una nuova tappa di Holi, il festival dei colori. Il format, ideato dal trevigiano Fabio Lazzari e dal vicentino Marco Bari, si svolge a due passi dal mare, direttamente in spiaggia. Domenica 14 agosto, Jesolo ospita così l’appuntamento a colori che per molti è diventato un must.
Ispirato alla ritualità induista che celebra la primavera, la rinascita spirituale e la vittoria del bene sul male, il festival Holi in questi anni ha macinato numeri da capogiro. Una delle ultime edizioni, allo Sherwood di Padova il 9 luglio, ha sfiorato le 20 mila presenze. Cifre da stadio. E sempre a Sherwood, questa volta nel 2015, la foto del bacio “multicolor” tra due giovani ricoperti dalle polveri colorate (naturalmente atossiche) che vengono proiettate in aria a ogni mezz'ora, è diventata un fenomeno virale: 15 mila like in pochi minuti.
Ma non finisce qui. Così come un altro grande format di successo nato in Veneto, il Random Party di Sonica, anche Holi è diventato un fenomeno “da esportazione”. Dopo le 100 mila presenze complessive del 2015, quest’estate il tour è stato ospite di numerosi festival, a Caorle, Firenze, Imola, Vicenza, Fregene. Sono ancora in programma date in provincia di Bergamo, Livorno e, ovviamente, quella di Jesolo, inserita tra gli eventi di avvicinamento del prossimo Home Festival a Treviso (di cui Holi sarà protagonista il 4 settembre).
L’appuntamento è allo Jesolo Beach Village, area di 5 mila metri quadrati sulla spiaggia, nel tratto di arenile all’altezza di piazza Brescia. Quest’arena del divertimento, attrezzata per beach volley, yoga, e zone ristoro, si prepara ad accogliere il pubblico fin da metà pomeriggio: porte aperte dalle 17.30 fino alle 23.30, con bagno di mezzanotte tra mille arcobaleni in cielo. Musica elettronica e spiagge, citazioni induiste e immagini ad alto tasso di saturazione che diventano virali: la festa dei colori che gira tutta l’Italia testimonia una perenne infatuazione del mondo occidentale nei confronti dell’India, delle sue religioni e delle sue tradizioni. Dalla letteratura ai social, passando per la “summer of love” il passo è breve: il romanzo "Siddharta" dello scrittore tedesco Hermann Hesse edito nel 1922, è diventato per diverse generazioni un punto di riferimento; poi l’India entra nelle grazie di numerosi musicisti, dal jazz di Tony Scott e Alice Coltrane fino ai Beatles passando per la memorabile esibizione di Woodstock di Ravi Shankar; si diffonde attraverso la pratica dello yoga, penetra nella techno più psichedelica con il sottogenere Goa-trance. E per mantenere il doveroso equilibrio del proprio karma, non manca la beneficenza: «La vera anima del festival» ricordano Lazzari e Bari «risiede nella solidarietà, l’evento, attraverso il sostegno alla Fondazione Fratelli Dimenticati onlus di Cittadella contribuisce a finanziare un progetto per bambini audiolesi in un villaggio nel Nordest dell’India».
Ingresso 17 euro.
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