«Vivevano tra noi, non li sentivamo nemici»
Lo storico Savin parla del rapporto tra la popolazione e i soldati, e ricostruisce i luoghi delle riprese

Si commuove lo storico Bruno Savin, ex tenente colonnello di complemento dell’Artiglieria pesante dell’Esercito italiano e primo cittadino di Battaglia Terme negli anni dall’85 al ’95, nello scorrere i fotogrammi del video sul sito di Repubblica R.it sul suo computer. Immagini che mostrano una parte anche per lui inedita di quei due anni di feroci battaglie (1944 e 1945) per il suo paese, che subì 35 bombardamenti con pesanti perdite di vite umane.
«In quegli anni frequentavo la scuola elementare, ho vaghi ricordi dei fatti accaduti in quel periodo a Battaglia Terme. Questo filmato non mi sorprende e rivela perché la gente di Battaglia Terme, una volta finita la guerra, non è mai stata antitedesca», dice Savin che proprio sugli episodi e sulle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale in paese ha scritto un corposo volume dal titolo: “E noi… chi siamo!?”. L’ex sindaco riconosce perfettamente i luoghi dove il medico tedesco ha girato quelle immagini. «Non ci sono dubbi che la villa con la imponente scalinata che si vede è Villa Emo Selvatico, sul minuscolo colle dove era ospitato il comando territoriale della Wehrmacht. Mentre si nota perfettamente l’ospedale militare nel fabbricato di stile fascista, oggi ex Inps, che allora si chiamava Infps, Istituto nazionale fascista di previdenza sociale. Non mi risulta ci sia mai stato durante la guerra in quel fabbricato, prima della guerra molto frequentato per le cure termali, un orfanotrofio».
Savin ha qualcosa da dire anche sulle persone che si vedono nel video. «I tre ragazzini ripresi forse erano orfani, in quei due anni di fuoco sono morti parecchi bambini e tanti sono rimasti senza genitori e sono stati ospitati provvisoriamente nei locali del complesso termale, diventato anche una sorta di pronto soccorso sanitario per il territorio. Le due donne che compaiono nel filmato senza dubbio erano inservienti del comando tedesco, che aveva reclutato numerosi civili in paese e nei dintorni per garantire i servizi essenziali alla vita dei soldati e soprattutto degli ufficiali».
Che a Battaglia Terme non ci siano mai state grosse antipatie per i tedeschi, lo dimostra il fatto che il comune è gemellato fin dal 1956 con una cittadina della Baviera, Mohringen Baden, alla quale è stata anche dedicata una strada. «Galeotto in quel “matrimonio” con i tedeschi della Baviera fu il buon vino dei nostri Colli» aggiunge Savin «Lo stesso, forse, con cui brindano i militari della Wehrmacht nel filmato. A suggellare quell’unione è stato all’epoca il sindaco Urbano Salvan, titolare di una azienda vitivinicola di fronte al castello del Catajo. I tedeschi a Battaglia sono ben visti anche per un altro motivo. Appena terminata la Seconda Guerra Mondiale si sono riversati nelle nostre strutture termali private, alberghi e pensioni, contribuendo allo sviluppo del paese in un momento storico piuttosto difficile dal punto di vista economico e sociale».
La speranza che qualcuno di Battaglia Terme ripreso nel filmato si riconosca non è del tutto esclusa. Anche se i più adulti non potrebbero essere più in vita. «Per somiglianze mi sembra di riconoscere uno dei tre bambini, il maschietto», conclude Bruno Savin che può essere considerato la memoria storica di Battaglia Terme. «Sono bambini che ora avrebbero la mia stessa età. Sono sicuro che la curiosità in paese nei prossimi giorni aumenterà, già oggi, grazie ai social che hanno condiviso il video, in piazza non si parla d’altro». La ricerca dunque inizia e non si esclude che nei prossimi giorni a Battaglia Terme, paese che non ha mai dimostrato antipatie per i tedeschi, ci siano novità.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti:seconda guerra mondiale
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video