Donnet: Generali più forte dello spread, utile in crescita

TRIESTE. Utile netto in progresso dell’8,8% a 1,329 miliardi di euro nel primo semestre per Generali, che vede salire del 2,7% a 2,5 miliardi di euro anche il risultato operativo.
Lo rende noto la stessa società, presentando la relazione intermedia sulla gestione al 30 giugno. In crescita a 35,1 miliardi di euro i premi (+6,5%), grazie allo sviluppo di entrambi i segmenti di business, mentre la raccolta netta si presenta stabile a 5,7 miliardi di euro.
«I risultati del primo semestre evidenziano la resilienza patrimoniale e le ottime performance tecniche e industriali di Generali in un contesto di volatilità globale». Così il ceo di Generali, Philippe Donnet, commentando la semestrale del gruppo.
«Segnalo in particolare il piano di dismissioni e di ottimizzazione geografica, con il target ampiamente superato in anticipo, cui si aggiunge la recente cessione della società tedesca Generali Leben, operazione innovativa che ci permetterà di accelerare nel raggiungimento dei nostri obiettivi strategici nel segmento Vita», prosegue il manager, «ottimo anche l’andamento operativo del Danni e del Vita, nonché le attività di Investments, Asset & Wealth Management. In questo modo abbiamo conseguito un utile netto semestrale tra i più alti di sempre».
Per quanto riguarda i timori su un impatto dello spread sui titoli di stato italiano nel portafoglio della compagnia si sono fugati i timori. Generali detiene circa 60 miliardi di euro in titoli governativi italiani ma nel primo semestre l'allargamento dello spread e la perdita di valore «non ha avuto impatti significativi sui risultati del semestre», ha precisato il Cfo uscente, Luigi Lubelli, in conference call coi giornalisti.
«Siamo capaci di assorbire uno shock rilevante sullo spread» ha aggiunto il Ceo del gruppo assicurativo, Philippe Donnet.
Sempre questa mattina, Alberto Nagel, ceo di Mediobanca, azionista di riferimento della compagnia triestina, ha annunciato che «Entro giugno 2019 effettueremo la cessione del pacchetto, che può essere fatta in molti modi, sul mercato o non sul mercato. Vedremo le opportunità che si presentano».
Come noto Piazzetta Cuccia ha da tempo annunciato di voler vendere circa il 3% della compagnia scendendo poco più del 10% dall’attuale 13,4%. «L’obiettivo – ha aggiunto Nagel - è quello di utilizzare il capitale per rafforzare le nostre prospettive di crescita», ha proseguito, spiegando le finalità della cessione.
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