Al via la visita di Tajani a Washington, incontro con Rubio

Vedrà amb. Greer e al Congresso vedrà lo speaker Johnson

(ANSA) - WASHINGTON, 15 LUG - Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha iniziato la sua missione a Washington. Nell'arco della visita, Tajani incontrerà il segretario di Stato, Marco Rubio, il presidente della Commissione Affari Esteri del Senato, Jim Risch, e il rappresentante commerciale degli Stati Uniti (Trade representative), l'ambasciatore Jamieson Greer. Al Congresso è stato previsto anche un incontro con lo speaker della Camera Mike Johnson. Al centro della missione, la trattativa sui dazi e le principali sfide internazionali, a partire dal sostegno all'Ucraina nei confronti dell'aggressione russa. Le discussioni verteranno anche sulla situazione commerciale alla luce dell'annuncio dell'amministrazione Trump di imporre dazi del 30% sulle importazioni provenienti dai Paesi UE a partire dal 1° agosto, qualora non si pervenisse a un'intesa entro quella data. Il governo italiano continua a lavorare per il raggiungimento di un accordo tra Unione Europea e Stati Uniti che salvaguardi le rispettive economie e che assicuri un quadro chiaro entro il quale le nostre imprese, possano operare e continuare a produrre crescita, occupazione e benessere. Verrà discussa anche la situazione a Gaza confermando la necessità di un immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi il ripristino di una piena assistenza umanitaria nella Striscia, cui l'Italia è pronta a contribuire con l'iniziativa Food for Gaza. La stabilità del Medio Oriente dipende inoltre da una soluzione pacifica della questione nucleare iraniana, rispetto a cui Tajani ribadirà l'importanza di perseguire il dialogo e la diplomazia, così come la disponibilità dell'Italia a favorire il confronto tra Stati Uniti e Iran. Sulla Libia il ministro Tajani avrà un confronto col segretario di Stato Usa per sottolineare innanzitutto la necessità di un intervento politico rinnovato per stabilizzare il paese, per evitare una nuova deriva che porti a nuovi scontri militari e favorisca altre flussi di immigrazione irregolare e per contrastare il rafforzamento di organizzazioni dedite al traffico di migranti. Il tema della stabilizzazione del Libano vede invece l'Italia sostenere la necessità di non abbandonare il sostegno alla missione Unifil: secondo Tajani le capacità e la presenza delle Nazioni Unite nel Sud Libano vanno sostenute e migliorate. (ANSA).

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