>ANSA-BOX/Beko conferma il suo piano. Urso, 'inaccetabile'

Il ministro chiede un nuovo progetto. Il nodo del golden power

(ANSA) - ROMA, 10 DIC - Beko Europe non arretra sul suo piano di 'graduali' dismissioni in Italia, che anzi ripropone integralmente, confermando i 1.935 esuberi annunciati a fine novembre tra gli stabilimenti di Siena, Comunanza (Ascoli Piceno) e Cassinetta (Varese). Un piano che ritiene conforme "al quadro legale e normativo", dunque "in linea con la golden power". L'azienda turca specializzata nella produzione di elettrodomestici lo ha sottolineato nel corso dell'incontro andato in scena al ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove ha anche ribadito che i licenziamenti non avverranno comunque prima della fine del 2025, anno in cui continuerà "a mantenere le produzioni attive" in Italia, dove vuole conservare "una presenza manifatturiera ed operativa stabile e di lungo periodo". Ma se Beko "vuole puntare davvero sull'Italia", lo dimostri "presentando un nuovo piano industriale in linea con le prescrizioni della golden power" perché quello attuale "non è accettabile", ha ribattuto all'azienda il ministro Adolfo Urso, che ha presieduto il tavolo. "Prima di chiudere la vicenda applicando i poteri sanzionatori, o addirittura inibitori, previsti dall'esercizio della golden power, che abbiamo subito posto in essere, penso sia bene dare un secondo tempo supplementare all'azienda" ,ha detto Urso in vista del nuovo tavolo previsto entro la prima metà di gennaio, spiegando che "solo al termine del confronto valuteremo, anche sulla base delle valutazioni di Regioni e sindacati, se sarà necessario attivare" questi poteri. Inevitabile la dura posizione dei sindacati, che affiancano i lavori nella difesa dei loro posti di lavoro e chiedono un intervento decisivo del governo. "Il piano Beko è inaccettabile, il governo deve passare dagli annunci ad effetto, ad una proposta accompagnata da risorse economiche vere" tuonano dalla segreteria nazionale della Fiom Barbara Tibaldi e Alberto Larghi, annunciando lo sciopero di tutta la categoria di domani a Varese e di venerdì a Siena. "L'azienda abbandoni quello che per noi è un piano commerciale e ci fornisca un piano industriale serio, togliendo subito dal tavolo chiusure e licenziamenti" ha sottolineato il segretario nazionale Fim Cisl, Massimiliano Nobis. "Se la famosa golden power di cui il governo parla da oltre un anno ha un'efficacia concreta, questo è il momento di farla valere per ottenere un nuovo piano industriale da Beko", è il parere di Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm. A chiedere a Beko il ritiro del piano anche i presidenti delle Marche, Acquaroli, e della Toscana, Giani, anche loro presenti all'incontro. (ANSA).

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