>ANSA-BOX/Iccrea guarda a Unicredit-Bpm, interesse a sportelli
(di Fabio Perego) (ANSA) - MILANO, 10 DIC - La partita Unicredit-Banco Bpm è tutta da giocare con più di qualche spettatore che guarda, se l'operazione dovesse andare in porto, agli sportelli in vendita. Tra questi c'è Bcc Iccrea che, con la sua presenza capillare sul territorio "è già un terzo polo" e può crescere ancora. Solo per attivi è il quarto gruppo bancario. "Guardiamo sempre tutto", dice il dg, Mauro Pastore , a proposito delle filiali che potrebbero essere cedute nell'ambito della possibile combinazione tra Gae Aulenti e Piazza Meda. Ma tempo al tempo: "Vedremo, assistiamo e faremo le nostre scelte imprenditoriali nel momento in cui eventualmente le cose si dovessero palesare, però per adesso - sintetizza Pastore - lasciamo che le cose avvengano secondo il percorso che stanno portando avanti". Iccrea resta distante dal consolidamento "che "non ci riguarda" e tanto più dall'ops di Unicredit: "è il mercato che decide". Tuttavia Pastore sottolinea che c'è "grande stima del management di Bpm e di ciò che ha fatto fino ad oggi". Tra l'altro "abbiamo ottime relazioni e abbiamo fatto - ricorda il dg di Iccrea - diversi progetti industriali insieme". Su tutti Numia, la partnership nella monetica per cui "confidiamo" che il Banco, che ha avuto il via libera ufficiale all'ingresso appena ad ottobre, "possa ulteriormente far parte del viaggio". Anche perché altri istituti ci stanno puntando. Certamente se dovesse cambiare qualcosa "chiunque interverrà dovrà mantenere gli accordi contrattuali" siglati da Bpm al momento in cui è stato "definito l'accordo", chiarisce ancora Pastore. Nella società i due gruppi bancari hanno ognuno una quota del 28,57% con Fsi che possiede il 42,86%. Quel che è certo è che il gruppo Bcc Iccrea intende continuare a crescere e a dire la sua nel panorama bancario. Anche perché, come sottolinea il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta le banche di credito cooperativo, grazie al loro radicamento, svolgono "un importante ruolo" rispetto alla riduzione degli sportelli fisici. E a favore delle "banche del territorio" è anche il il vice premier Matteo Salvini che sul dossier Unicredit-Bpm-Agricole dice: "lo lascio volentieri al ministro Giorgetti". (ANSA).
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