>>>ANSA/Eredità Agnelli, accolta acquisizione degli atti del pm

Richiesta dai legali di Margherita.Avvocati Elkann,inammissibili

(di Andrea Doi) (ANSA) - TORINO, 10 DIC - Sono bastate ventiquattr'ore alla giudice del tribunale civile di Torino, Nicoletta Aloj, per prendere una decisione, su cui si era riservata ieri alla fine dell'udienza, in relazione all'acquisizione del fascicolo dell'inchiesta penale, che vede indagati i fratelli Elkann per frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. La richiesta, che è stata accolta, era stata depositata dall'avvocato di Margherita Agnelli, Dario Trevisan. Al centro della causa civile ci sono gli accordi stipulati a Ginevra nel 2004, dopo la morte di Gianni Agnelli, con i quali la figlia rinunciò alle partecipazioni nelle società di famiglia, comprese quelle della 'cassaforte' Dicembre cedute alla madre, in cambio di beni per l'equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. Un patto con cui di fatto rinunciava a tutte le sue pretese successorie. Accordi che poi lei disse che non erano più validi in quanto le era stato nascosto la reale entità del patrimonio paterno. "Siamo confidenti che le nostre istanze verranno accolte", aveva detto ieri dopo oltre tre ore di udienza Trevisan. La giudice ha ammesso alcune memorie, tra cui i documenti prodotti da Margherita nel procedimento in Svizzera. Altre memorie invece che erano state depositate sono state dichiarate inammissibili. Intanto i legali della figlia dell'Avvocato prendono atto con soddisfazione che, "in pieno accoglimento di quanto richiesto, la dottoressa Aloj ha disposto l'integrale acquisizione nel processo civile di tutti gli atti e i documenti relativi ai riscontri del procedimento penale". "Sono stati, poi, assegnati termini per riferire sulle prove testimoniali e per interpello delle parti che ormai si potrebbero ritenere documentalmente provate, anche in quanto gli Elkann e il notaio non hanno inteso fornire prove contrarie rispetto ai documenti acquisiti" - sostengono gli avvocati di Margherita, che concludono affermando che "il giudice ha, altresì, accettato il deposito da parte degli Elkann dell'originale dell'Accordo Transattivo, disponendo che la prossima udienza, fissata per il 2 aprile 2025, sia sostituita dal deposito di note scritte, per poi provvedere sulla prosecuzione dell'istruttoria". La replica degli avvocati che assistono John, Lapo e Ginevra non si è fatta attendere. Sostengono, attraverso una nota, che le memorie depositate da Margherita "sono state in larga parte dichiarate inammissibili, mentre è stata ammessa la produzione, da parte dei fratelli Elkann, dell'originale dell'accordo transattivo del 18 febbraio 2004, già prima depositato in copia". "Il giudice ha ammesso la produzione dei documenti che originano dal procedimento penale in corso, ma ha dichiarato tardive e inammissibili le richieste di parte attrice per nuovi mezzi di prova", concludono i legali di Elkann. (ANSA).

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova