>>>ANSA/L'Anm attacca la 'giornata contro gli errori giudiziari'
(di Lorenzo Attianese) (ANSA) - ROMA, 10 DIC - In commissione Giustizia si consuma l'ennesimo atto dello scontro tra toghe e maggioranza di governo. Alla Camera il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, ha bocciato la proposta - all'esame dei parlamentari - di istituire attraverso una legge la Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari. "Dubito che così si possa raggiungere un risultato utile o una sensibilizzazione diffusa dell'opinione pubblica e della cittadinanza su questo tema. Il problema è rendere più attenti gli operatori di giustizia più che la collettività. Il pericolo è di indurre sfiducia pubblica nel sistema giudiziario e dare un messaggio in controtendenza rispetto alle numerose giornate in memoria della legalità", dice il leader dell'Anm facendo un esempio: "è come se volessimo istituire una giornata i memoria delle vittime degli errori diagnostici e terapeutici, che sono un dramma come l'errore giudiziario. Ma non ne capisco il senso". La giornata sarebbe istituita - secondo la relazione della deputata leghista Ingrid Bisa che ha proposto la legge - il 17 giugno, giorno dell'arresto del conduttore televisivio Enzo Tortora, che nel 1983 fu sottoposto ingiustamente alla misura della custodia cautelare in carcere ed è "simbolo di tutte le vittime degli errori giudiziari. Da allora - si legge nel documento - è cambiato ben poco. Ancora oggi troppi innocenti finiscono in carcere: in media 1.000 ogni anno, quasi tre al giorno, oltre 26mila negli ultimi venticinque anni. Lo Stato ha già speso in risarcimenti più di 740 milioni di euro e il conto prosegue al ritmo di 81mila euro al giorno. La presente proposta di legge intende dare dignità e riconoscimento, seppur in modo simbolico, ai protagonisti di storie strazianti, a innocenti accusati dei reati più diversi e tremendi sulla base di prove inesistenti o senza fondamento". In quella giornata si punta a promuovere negli istituti scolastici di ogni ordine e grado "iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore della libertà, della dignità personale, della presunzione di non colpevolezza, quale regola di giudizio oltreché quale regola di trattamento, di coloro che sono ristretti in custodia cautelare prima e durante lo svolgimento del processo", anche "manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione". Dall'Anm arrivano critiche anche sul decreto legislativo appena approvato in Consiglio dei ministri, che vieta la pubblicazione, anche parziale, delle ordinanze di custodia cautelare così come sono scritte nel documento: "Una sintesi può soffrire inevitabilmente di imprecisione: qual è il vantaggio per l'indagato che in un riassunto potrebbe essere dipinto in maniera colpevolista? I cittadini hanno il diritto di conoscere esattamente in maniera trasparente come viene esercitato il potere giudiziario", spiega la vicepresidente del sindacato delle toghe, Alessandra Maddalena. Sul fronte del Consiglio superiore della magistratura arrivano invece nuovi sviluppi che riguardano il caso Natoli. Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso della consigliera laica del Csm di Fratelli d'Italia contro la sua sospensione, deliberata dal plenum del Consiglio lo scorso settembre. Per il Tar il ricorso della consigliera "è, in parte, infondato e, in parte, inammissibile per difetto di giurisdizione". La sospensione era stata votata e approvata dal plenum per la vicenda del luglio scorso, dopo che l'avvocato Carlo Taormina consegnò al vicepresidente Fabio Pinelli una chiavetta usb con l'audio e la trascrizione di un incontro avvenuto tra la sua cliente, la giudice catanese Maria Fascetto Sivillo giudice catanese sotto procedimento disciplinare, e la stessa Natoli. (ANSA).
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova