Bozza Consiglio Ue,passi insufficienti Serbia su attacchi Kosovo
(ANSA) - BRUXELLES, 10 DIC - Il Consiglio Ue si aspetta che Belgrado "cooperi pienamente e adotti tutte le misure necessarie per arrestare e consegnare urgentemente alla giustizia gli autori degli attacchi del 2023" nel nord del Kosovo e "si rammarica profondamente che la Serbia abbia intrapreso azioni insufficienti al riguardo". È quanto si legge nella bozza di conclusioni sull'allargamento che dovrebbero essere approvate in occasione del Consiglio Affari Generali del 17 dicembre. Il testo, soggetto a modifiche, traccia un bilancio in chiaroscuro dell'avanzamento di Belgrado nel percorso di adesione all'Ue. Se da una parte, si accoglie con favore il fatto che la Serbia abbia "riaffermato l'integrazione dell'Ue quale suo obiettivo strategico", dall'altra si esorta il Paese a "dimostrare una forte volontà politica e coerenza nell'attuare le riforme legate all'Ue". Nel mirino di Bruxelles, in particolare la politica estera di Belgrado cui si chiede di intensificare "gli sforzi per il pieno allineamento alle posizioni e alle misure restrittive dell'Ue" in materia di politica estera e di sicurezza comune, "anche nei confronti della Russia e della Bielorussia, come questione di massima priorità". Sul piano delle relazioni con il Kosovo, i ventisette auspicano "una soluzione sostenibile alla situazione nel nord del Kosovo" e ricordano che "la normalizzazione delle relazioni" con Pristina, insieme ai progressi nello stato di diritto, "continueranno a determinare il ritmo generale dei negoziati di adesione". Complessivamente, il Consiglio "accoglie con favore i progressi compiuti finora nei negoziati di adesione, con 22 capitoli negoziali su 35 aperti e 2 capitoli provvisoriamente chiusi" e "riconosce la valutazione della Commissione secondo cui la Serbia mantiene il suo livello di preparazione sui parametri di apertura del cluster 3 (Competitività e crescita inclusiva)". L'apertura del cluster 3, su cui l'esecutivo comunitario si è più volte espresso a favore, sarà nuovamente discussa alla riunione degli Ambasciatori Ue di venerdì prossimo. Sul dossier un gruppo nutrito di Stati ha espresso delle riserve, citando in particolare il "rapporto problematico e continuo della Serbia con la Russia", oltre che i problemi con lo stato di diritto e la mancanza di progressi nella normalizzazione delle relazioni con il Kosovo. Secondo fonti diplomatiche, tuttavia, nei giorni scorsi si sarebbero registrati dei "progressi" nella discussione. (ANSA).
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