Bruciata l'auto della sindaca di Monteodorisio, ipotesi dolo

Marsilio 'dopo offese sui muri ora questo gesto violento e vile'

(ANSA) - CHIETI, 29 MAG - E' molto probabilmente di origine dolosa l'incendio che la notte scorsa ha distrutto a Monteodorisio (Chieti) l'auto, una Jeep Renegade, della sindaca, Catia Di Fabio. Tre settimane fa la scritta "Sindaca fascista" era apparsa sul muro del cimitero comunale del paese e subito era arrivata la solidarietà dal mondo politico. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i Carabinieri che stanno indagando. "Dopo le frasi offensive di qualche settimana fa sui muri di Monteodorisio nei confronti del sindaco Catia di Fabio, questa volta l'atto vandalico diventa molto più violento - commenta il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio - Nella notte qualcuno ha dato fuoco alla sua auto. A nome personale dell'intera Giunta regionale esprimo la mia solidarietà nei confronti del sindaco, sia come rappresentante delle istituzioni sia come donna, condannando fermamente quello che sta succedendo nella piccola cittadina del Chietino. Mi auguro che le indagini avviate dalle forze dell'ordine portino presto all'individuazione di chi ha compiuto questo violento e vile gesto". Solidarietà è stata espressa anche dal senatore di Fratelli d'Italia Etelwardo Sigismondi: "L'incendio dell'auto del sindaco Catia Di Fabio è un atto gravissimo che colpisce non solo la persona, ma anche le istituzioni e la democrazia - dice il senatore abruzzese - Dopo le scritte offensive, ora questo atto intollerabile: un'escalation molto preoccupante. Esprimo la mia piena solidarietà al sindaco e condanno fermamente questo gesto ignobile. Mi auguro che le indagini portino rapidamente ai responsabili". (ANSA).

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