Calenzano: Magni (AVS), tragedia annunciata

Non accettiamo drammi del genere soprattutto in aziende come Eni

(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Mi unisco al cordoglio per le famiglie delle vittime, siamo vicini ai feriti e voglio ribadire la nostra più profonda gratitudine ai soccorritori intervenuti. Queste tragedie ci devono interrogare tutti. Ormai siamo a quasi mille morti sul lavoro e dopo la commozione scatta la rabbia, perché questa tragedia era evitabile. Il sito di Calenzano già da qualche anno era stato dichiarato ad alto rischio sia dal punto di vista del lavoro, che da quello ambientale e della sicurezza. Ancora una volta, chi aveva denunciato è rimasto inascoltato, e in questi anni non si è fatto niente. Questa ennesima tragedia dimostra che sono necessari maggiori controlli, che vanno implementati gli ispettori. E questo va fatto ora". Lo afferma nell'Aula di Palazzo Madama il senatore di Alleanza verdi e Sinistra Tino Magni. "Non possiamo accettare che tragedie del genere accadano, tanto meno in grandi aziende pubbliche come Eni, che detta la linea al Governo in politica industriale, climatica ed estera, e che dovrebbero rappresentare un modello di sicurezza e prevenzione. Invece, sono lo specchio di un sistema allo sbando, in cui la sicurezza dei lavoratori è sacrificata sull'altare dei profitti. Ed Eni non è la sola grande azienda pubblica dove sono avvenuti incidenti gravissimi, penso a Brandizzo, ferrovie, alla tragedia al lago di Suviana, Enel, e poi all'Esselunga, alla Toyota di Bologna e tante altre. L'elenco è lungo. La situazione è fuori controllo. È tempo di agire. Serve mettere la sicurezza al centro. Basta rimandare. Basta morti sul lavoro. Non ci sono più scuse", conclude Magni. (ANSA).

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