Cnr, preoccupa la persistenza del caldo, come accadde nel 2003
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - Le ondate di calore che a giugno hanno investito l'Italia "evidenziano similitudini" con quelle registrate nel 2003, che potrebbero ricalcare anche a luglio ed agosto, mesi in cui il caldo da record non concesse nemmeno un giorno di tregua. Lo sottolinea Tommaso Torrigiani, previsore della sala meteo del Consorzio Lamma-Cnr, che si dice preoccupato proprio per la persistenza delle temperature elevate. "Già oggi - spiega il meteorologo - abbiamo registrato oltre 40 gradi al sud, in particolare in Puglia e Basilicata, ma le temperature si innalzeranno ulteriormente domani. Anche al nord, tra sabato e lunedì, si potranno superare i 40 gradi tra sabato e lunedì". E ad appena inizio di estate siamo a 5 gradi in più sopra la media: in agguato è anche il rischio di notti tropicali, quelle con temperature mai sotto i 20 gradi. Ma Torrigiani si dice preoccupato per i rischi per la salute della popolazione: "le ondate di calore - ricorda - sono l'evento meteorologico estremo che provoca più perdite di vite umane". Il previsore del Consorzio Lamma-Cnr precisa poi che "il caldo di questi giorni - osserva - è stato determinato da correnti umide e 'sciroccate' dall'Africa richiamate da un'area di bassa pressione sulla penisola iberica. Una cosa ben diversa dal più preoccupante anticiclone che si vedrà in azione solo a luglio ed agosto". Quello che sembra certo è che l'anticiclone delle Azzorre che negli anni '80 garantiva all'Italia estati di bel tempo, "a fine mese tenderà a estendersi su Francia e Spagna, bloccando l'afflusso di perturbazioni sul Mediterraneo". (ANSA).
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