Coppia morì in alluvione, pm 'giudicare ex sindaco Lamporecchio'

'Omicidio colposo per condotta omissiva', anche il vicesindaco

(ANSA) - LAMPORECCHIO (PISTOIA), 19 MAG - La procura di Pistoia chiede il rinvio a giudizio per l'allora sindaco di Lamporecchio (Pistoia) Alessio Torregiani, l'ex vicesindaco, con delega alla protezione civile, Daniele Tronci, e un dirigente dell'area tecnica del Comune, per omicidio colposo per condotta omissiva in seguito alla morte di una coppia di coniugi durante l'alluvione del 2 novembre 2023. Lo rende noto la procura della Repubblica di Pistoia. In tale occasione si verificò il crollo di un piccolo ponte in via Podere Viteto, dove stavano transitando, con la loro auto, i coniugi Antonino Madonia e Teresa Perone, che morirono travolti dalla piena del fiume, che trascinò la vettura per diversi chilometri a valle, fino a essere rinvenuta nel comune di Vinci (Firenze). La procura pistoiese sottolinea come il sindaco era l'autorità territoriale di protezione civile e componente del Centro operativo comunale, il vicesindaco era assessore delegato alla protezione civile e componente anch'egli del Coc, oltre che referente per la segnalazione di situazioni emergenziali, mentre il dirigente dell'area tecnica lavori pubblici era responsabile della protezione civile del Comune di Lamporecchio nonché coordinatore del Coc. Secondo la procura, "pur essendo noti eventi alluvionali già verificatisi nei pressi del fiume Rio di Lamporecchio non predisponevano presidi territoriali e non emanavano ordinanze contingibili e urgenti di limitazione o chiusura delle strade, quali via Badalino (classificata nel Piano comunale come esposta a "rischio idraulico") e la contigua via Podere Vitetto". Avrebbero omesso di attuare le misure imposte dalla situazione di allerta metereologica e di pericolo di alluvione, a più riprese segnalate dagli organi regionali e provinciali che avvisavano circa il rapido innalzamento dei livelli idrometrici e raccomandavano di monitorare bacini, sottobacini e affluenti dell'Arno a rischio di possibili esondazioni. Secondo gli inquirenti i tre non avrebbero predisposto presidi territoriali e non avrebbero emanato ordinanze contingibili e urgenti di limitazione o chiusura di talune strade esposte a "rischio idraulico". (ANSA).

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