Corruzione: legali Ricucci, violato il diritto di difesa

'Impugneremo la sentenza di ieri in appello"

(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Il procedimento penale per corruzione a carico di Stefano Ricucci si è concluso, come diffusamente notiziato dai media in queste ore, con la condanna a sei anni di reclusione. Ciò che non è stato detto, però, è che il procedimento è stato connotato da numerosissime violazioni del diritto di difesa che, in grado di appello, verranno senza dubbio fatte valere con l'atto di impugnazione che verrà ritualmente proposto". Lo affermano in una nota i difensori Massimo Biffa e Giorgio Perroni. "Ciò che in questa sede merita rilevare, è l'ingiustizia mediatica che perseguita Stefano Ricucci ormai da oltre venti anni. Questa considerazione risulta maggiormente avvalorata dal fatto che quando il signor Ricucci, imputato in altri procedimenti penali, ne è uscito assolto, nessuna notizia è mai stata pubblicata e ha formato oggetto di interessamento - proseguono-. E' stato facile omettere di richiamare la sentenza di assoluzione con cui, nel gennaio 2018, Stefano Ricucci veniva assolto da tutti i reati - fallimentari, societari e fiscali - a lui ascritti, in relazione al fallimento (richiesto dalla Procura della Repubblica) delle sue società. Dopo anni di processo, tutto si è risolto con una assoluzione, con buona pace delle pretese dell'ufficio che aveva chiesto la persecuzione giudiziaria delle sue società". "Altrettanto agevole - aggiungono i penalisti - è stato evitare di richiamare un altro procedimento penale in cui Stefano Ricucci è stato imputato di reati fiscali, dai quali è stato prosciolto con sentenza del gup presso di Roma nel 2023". Ancora "si richiama, altresì, il procedimento penale ove era imputato per il delitto di truffa dinanzi al giudice monocratico presso il Tribunale di Roma, definito con sentenza di proscioglimento del 2024. Infine la sentenza emessa dalla Corte di appello di Firenze il 27.06.2024, la quale, in sede di revisione per l'ingiusta condanna inflitta nel 2016 dal gup di Roma, ha assolto il Ricucci da ipotesi di reati tributari. Ecco - concludono -di tutto ciò non si fa - e non si fa mai - menzione, sicché viene da riflettere sulla palese violazione dell'onore e della reputazione oggi del "cittadino Ricucci", domani degli altri "cittadini italiani". (ANSA).

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova