Garlasco, 'Sempio non scese scale, lasciò impronta da sopra'

'Si appoggiò al muro con la mano sporgendosi'. Ipotesi al vaglio

(ANSA) - MILANO, 28 MAG - Andrea Sempio, il nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco nel 2007, potrebbe aver lasciato quell'impronta palmare, a lui attribuita da una consulenza disposta dai pm di Pavia, sul muro vicino al corpo della 26enne che fu trovato in fondo alle scale che portano alla cantina, anche senza scendere i gradini, appoggiandosi alla parete dalla parte alta della scala e sporgendosi. Una dinamica dell'azione, dunque, compatibile col fatto che, come accertato dalle precedente indagini, non sono state trovate impronte insanguinate di scarpe dell'assassino sui gradini verso il basso. E' l'ipotesi, che dovrà passare al vaglio di accertamenti tecnici di ricostruzione completa della scena del crimine, su cui si sta lavorando nell'inchiesta riaperta della Procura di Pavia, diretta da Fabio Napoleone, e dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Quell'impronta del palmo di una mano, l'ormai nota "papillare 33", secondo l'analisi di inquirenti e investigatori, già all'epoca, proprio per via di tutti gli esami che vennero fatti alla ricerca di tracce di sangue, era ritenuta l'impronta del killer. E potrebbe essere stata lasciata appoggiando, da in cima alle scale, la mano sulla parete destra del muro, al massimo scendendo anche solo un gradino. Nella parte alta, all'inizio della scala che scende giù verso la cantina, era stata trovata l'orma nel sangue della suola "a pallini" attribuita ad Alberto Stasi e ad una sua scarpa Frau taglia 42, come stabilito nella sentenza definitiva di condanna a 16 anni. Tuttavia, proprio sulla taglia di quella scarpa ha effettuato una consulenza la difesa dell'ex bocconiano, sostenendo che potrebbe essere anche una 44, e un nuovo accertamento è stato già disposto anche dai pm di Pavia. (ANSA).

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