Heysel: Gravina, 'ferita ancora aperta per tutto il calcio'

(ANSA) - ROMA, 29 MAG - "Il dolore per la tragedia dell'Heysel è ancora vivo: quanto successo 40 anni fa a Bruxelles rappresenta una ferita ancora non rimarginata nella vita dei familiari delle vittime e nel vissuto comune dell'intera famiglia calcistica europea. Il ricordo e la testimonianza di quei terribili fatti servano da monito perenne, affinché una festa di sport non si trasformi mai più in un'occasione di sofferenza". Così, nel giorno del quarantesimo anniversario della strage dell'Heysel, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ricorda le 39 persone che il 29 maggio del 1985 persero la vita prima dell'inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus. Lo scorso novembre a Bruxelles, prima del match di Nations League con il Belgio, la Nazionale al completo si era recata presso il tristemente famoso Settore Z e il presidente Gravina, insieme al capodelegazione della nazionale Gianluigi Buffon e al ct Luciano Spalletti, aveva deposto tre mazzi di fiori (uno rosso, uno bianco e uno verde) davanti alla lapide con i nomi delle vittime. Ora, in occasione del quarantesimo anniversario della tragedia, il Museo del Calcio di Coverciano ha promosso una serie di iniziative. Per tutto il mese di maggio, nella sala cinema all'interno del museo, è stato proiettato un video prodotto dall'Associazione fra i familiari delle vittime dell'Heysel. Domani, dalle ore 11 alle 13, nella sala conferenze 'Mario Vallitutti' del Museo del Calcio si terrà un incontro dal titolo 'Heysel 40 anni dopo. Il valore della memoria': saranno presenti il presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, il presidente dell'Associazione fra i familiari delle vittime dell'Heysel, Andrea Lorentini, e il presidente dello Juventus Museum, Paolo Garimberti. La stessa sala Valitutti ospiterà una mostra fotografica con alcuni scatti realizzati da Salvatore Giglio, storico fotografo della Juventus e testimone oculare della strage: saranno presenti sei pannelli ricoperti da immagini scattate da Giglio, mentre altre foto saranno proiettate costantemente e a rotazione. Nel corso della stessa mattinata interverranno inoltre gli studenti della classe terza e quarta del liceo sportivo 'Galileo Galilei' di Dolo, accompagnati dai docenti Stefano Borgo e Laura Pojer, con un lavoro su come le persone possono essere educate ad avere un comportamento corretto negli stadi e quanto questo possa prevenire e ridurre al minimo l'accadimento di eventi come quello dell'Heysel. (ANSA).
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