La nave di Emergency recupera 2 cadaveri al largo Libia

Velivolo aveva individuato sei corpi in mare

(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Ieri pomeriggio la Life Support di Emergency ha recuperato 2 corpi senza vita che erano alla deriva in acque internazionali della zona Sar (Search and rescue) libica. L'allarme era stato dato giovedì da Sea-Watch, dopo che il suo velivolo Seabird aveva filmato uno dei corpi individuandone anche altri 5 in acque internazionali della zona Sar libica. "Siamo in mare per salvare vite, è davvero doloroso dover invece recuperare cadaveri", commenta Anabel Montes Mier, capomissione della Life Support. "Non sappiamo cosa sia successo - prosegue Montes Mier - ma possiamo supporre che ci sia stato un naufragio di una imbarcazione in pericolo di cui non si aveva notizia, o che invece il caso fosse stato segnalato ma sia rimasto per troppi giorni senza risposta, oppure ancora che ci sia stata un'intercettazione da parte della cosiddetta Guardia costiera libica o di altri libici e che alcune persone si siano buttate in mare per non essere riportate in Libia. Quello che sappiamo per certo, invece, è che è disumano che Italia ed Europa appaltino la gestione dei flussi di migranti a Paesi Terzi che vìolano sistematicamente i diritti umani delle persone in movimento". Dato l'avanzato stato di decomposizione non è stato immediatamente possibile determinare il sesso dei due corpi. "Viste le loro condizioni - aggiunge Umberto Marzi, medico a bordo della Life Support - possiamo presumere che siano rimasti in acqua non meno di una settimana". Alla nave di Emergency è stata assegnata Augusta come porto di sbarco per le salme, dove l'arrivo è previsto per domenica 29 giugno alle 12 circa. (ANSA).

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