La Russa inaugura mostra S.Francesco, Giubileo caposaldo umanità
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Le istituzioni si pregiano di concorrere a questo enorme avvenimento che è il Giubileo avendo l'onore e la possibilità di consentire, a chi lo vorrà, di stare un attimo vicini alle opere di Cimabue e del Perugino. Occasione importante perché Francesco, con il suo peregrinare per i sentieri d'Italia portando la voce della carità con la sua fede e il suo amore per i poveri, credo che abbia anticipato i pellegrini che da ogni parte del mondo sono sempre accorsi a Roma per celebrare il Giubileo". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa inaugurando, nella sala capitolare di Palazzo della Minerva, la mostra 'San Francesco tra Cimabue e Perugino', alla presenza, tra glia trli, del sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, di Monsignor Fisichella, dei capigruppo di FI al Senato Maurizio Gasparri e di FDI, Lucio Malan, del segretario generale di Palazzo Madama, Federico Toniato, della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti e della sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi. La mostra, che durerà sino al 2 marzo, è stata promossa dal Senato ed è stata illustrata ai presenti dal critico d'arte Costantino D'Orazio. La Russa, nel suo intervento, ha definito l'appuntamento del Giubileo un "caposaldo della crescita dell'umanità". Il Giubileo, ha osservato, "se ben accolto e ben sentito crea sempre nuove speranze e nuovi elementi di riflessione". Il presidente del Senato ha poi dato la parola al sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, in sostituzione del ministro Alessandro Giuli che, secondo quanto riferito da La Russa, sarebbe indisposto perché avrebbe preso freddo all'inaugurazione della stagione lirica alla Scala di Milano ("Giuli non ha il nostro fisico..."). Mazzi, dopo aver definito questa mostra una sorta di "viaggio nella storia dell'arte" attraverso alcuni "dei più importanti" pittori "medievali, da Cimabue al Perugino", ha spiegato che eventi come questo "rientrano tra gli obiettivi del governo" che sono quelli di "valorizzare al massimo l'immenso patrimonio artistico italiano". (ANSA).
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