L'Argentina vieta la 'propaganda partitica' in edifici pubblici
(ANSA) - BUENOS AIRES, 10 DIC - Il governo argentino vieta l'uso di simboli e riferimenti a partiti o personaggi politici in edifici pubblici, monumenti e infrastrutture, regolamentando l'intitolazione di beni di proprietà dello Stato per evitare che tali iniziative "possano essere interpretati come propaganda politica di parte o di culto della personalità". Le limitazioni - si legge in un decreto del presidente Javier Milei pubblicato oggi - puntano a evitare l'utilizzo di risorse pubbliche a fini di auto-promozione personale o di partito. La normativa vieta di intitolare i beni dello Stato con nomi di personaggi politici prima che siano trascorsi dieci anni dalla loro morte. "Lo scopo è quello di fornire maggiore obiettività alle denominazioni o nomenclature e impedire di accompagnare gli alti e bassi dei cambiamenti di governo", consentendo così che "il passare del tempo" renda possibile effettuare un "giudizio equilibrato rispetto alle decisioni assunte dai funzionari" ai quali si vuole dedicare un monumento o un'opera pubblica. Prima ancora che il decreto fosse promulgato, una risoluzione del ministro dell'Energia aveva lo scorso novembre determinato il cambio del nome del gasdotto Néstor Kirchner - intitolato all'ex presidente progressista argentino - ribattezzato Perito Francisco Pascasio Moreno, in onore a un esploratore, scienziato argentino, nato nel 1852. (ANSA).
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