Maturità: 1 su 3 vuole usare l'IA durante l'esame, indagine

(ANSA) - ROMA, 09 GIU - L'esame di Stato 2025 è forse il primo della storia in cui l'uso dell'IA sarà di massa tra i maturandi: solo 1 su 10, infatti, non ha mai e poi mai usato quest'anno un 'aiutino' artificiale. E non mancano coloro - circa 1 su 3 - che sono pronti a proseguire anche durante le prove d'esame con tutte le possibili conseguenze del caso. A rivelarlo è un'indagine del portale specializzato Skuola.net condotta su un campione di 1.000 maturandi prossimi all'esame di Stato. Il 35% di loro ha ricorso spesso e volentieri all'IA da settembre ad oggi. A cui si aggiunge un ulteriore 34% che l'ha utilizzata più saltuariamente e un 19% che lo ha fatto solamente in casi sporadici. Tra gli usi più frequenti durante il periodo delle lezioni, c'è lo svolgimento di ricerche scolastiche approfondite e ricevere idee o spunti per portare a termine compiti o progetti scolastici oppure chiedere al chatbot di agire come tutor per prepararsi all'interrogazione. Non manca chi ha confessato di averne fatto un uso "illecito": quasi la metà degli intervistati ha rivelato di essersi servita almeno un volta dell'IA per superare compiti e verifiche in classe, con circa 1 studente su 5 che vi ha fatto ricorso in modo assiduo, peraltro senza mai essere scoperto. È da qui che nasce forse la tentazione di usare l'"aiutino" anche durante le prove d'esame: una pratica che comporta l'esclusione seduta stante dalla Maturità. Eppure, più di 1 maturando su 3 sta già escogitando una possibile strategia per riuscirci: il 23% è praticamente sicuro di consultare l'assistente virtuale durante l'esame, mentre il 12% lo considera come l'ultima spiaggia prima del naufragio, qualora si trovasse con le spalle al muro. Oltre il 20% degli studenti pensa infatti che i docenti non riuscirebbero a riconoscere un tema scritto da un'IA, contro solo il 32% che teme che il rischio di essere scoperti sia molto elevato. Nel ripasso pre-maturità, il 42% dei candidati userà sicuramente qualche servizio di Intelligenza Artificiale e il 39% è possibilista in caso di necessità. Solo il 19% afferma di poterne fare a meno in questa fase dell'anno. Più nel dettaglio, quasi la metà (il 47%) sfrutta le IA per ripassare il programma in vista del colloquio orale, con il 33% che vi ricorre soprattutto per generare contenuti utili ad affrontare i diversi step dell'interrogazione: dal materiale da inserire nella relazione PCTO, agli esempi di collegamenti tra le varie discipline, per non farsi trovare impreparati una volta al cospetto della commissione d'esame. Il 14%, invece, sta interrogando i chatbot di IA generativa per avere più esempi possibili di temi e autori che potrebbero fare capolino nella prima prova di italiano. Mentre appena il 6% si sta servendo di questi strumenti nella preparazione della seconda prova. (ANSA).
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