Morte Satnam: teste, "Lovato mi fece segno di stare zitto"

In tribunale Latina terza udienza processo per morte bracciante

(ANSA) - LATINA, 15 LUG - Si è celebrata questa mattina, nella corte d'Assise del tribunale di Latina, la terza udienza del processo ad Antonello Lovato, l'uomo accusato dell'omicidio doloso con dolo eventuale di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni morto dopo esser stato abbandonato davanti casa senza un arto in seguito ad un incidente sul lavoro in un'azienda agricola nelle campagne del capoluogo pontino. Nel corso dell'udienza sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui alcuni stranieri che lavoravano nella stessa azienda di Satnam, i quali hanno ripercorso gli eventi del 17 giugno di un anno fa. Uno di loro, residente nella stessa via del trentunenne scomparso, ha raccontato che Lovato, dopo aver lasciato Satnam davanti casa con il furgone, gli avrebbe fatto "segno di stare zitto, mettendosi un dito davanti alla bocca". Un'ispettrice del lavoro, invece, ha detto che il macchinario avvolgiplastica che ha staccato il braccio a Satnam "non era omologato, arrugginito, posizionato lontano dal luogo dell'incidente", e che c'erano "macchie di sangue e brandelli della sua camicia". Presente in aula anche la famiglia del trentunenne indiano, accolta ieri in Regione Lazio dal presidente Francesco Rocca, e il sindaco di Cisterna Valentino Mantini, che alle 18 di oggi scoprirà una targa in memoria del trentunenne nel comune pontino dove viveva. La prossima udienza si terrà il 7 ottobre alle 10:30. (ANSA).

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova