Riccardo Muti inaugura Ravenna Festival assieme a Gibboni

(ANSA) - RAVENNA, 29 MAG - La XXXVI edizione di Ravenna Festival inizia nel nome di Mozart e di Beethoven, nel segno dunque della tradizione classica della quale Riccardo Muti, ancora una volta sul podio dell'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, è considerato uno massimi interpreti. Sarà quindi anche quest'anno il maestro napoletano-ravennate a inaugurare ufficialmente il cartellone del Festival, del quale è nume tutelare e padrone di casa, sabato 31 maggio alle 21 al Pala De André, con la partecipazione del violinista Giuseppe Gibboni, il vincitore del Premio Paganini di Genova. E se, come recita il titolo posto a riunire le tante anime del cartellone di Ravenna Festival, "Dove c'è musica non può esserci alcun male", ecco che la serata d'apertura appare come un inno alla "massima" che Cervantes affida a Sancho, l'improbabile scudiero di Don Chisciotte. Per lo spirito che anima l'incontro di tanti nell'esperienza comunitaria dell'ascolto, e per la qualità intrinseca alle musiche scelte dal maestro. A cominciare dal "perentorio" inconfondibile attacco del Coriolano, l'ouverture in do minore Op. 62 di Ludwig van Beethoven che apre il concerto, pagina di intensa e inquieta drammaticità in cui opposti stati d'animo giungono a suprema sintesi. A quest'opera, composta nel 1807, segue il Quarto Concerto per violino e orchestra in re maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, composto quando era appena diciannovenne, un vero e proprio elogio delle peculiarità dello strumento solista che si esprimono nella scorrevolezza del primo movimento, nel lirismo dell'Andante cantabile e nella straripante inventiva del finale. A incorniciare Mozart, di nuovo Beethoven: la Settima Sinfonia in la maggiore Op. 92, composta nel 1812. Una sorta di monumento alla gioia creativa e alla luce, che si esprime in uno slancio ritmico inesorabile e infallibile che attraversa l'intera partitura, che proprio per questo sull'esempio dell'osservazione di Richard Wagner è stata definita come "l'apoteosi della danza". Nei due giorni seguenti, domenica 1 e lunedì 2 giugno, Muti guiderà oltre 3000 coristi da tutt'Italia in due giorni di masterclass su pagine verdiane, nell'ambito del progetto Cantare amantis est. (ANSA).
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