Tecnico scolastico morì per amianto, ministero risarcirà

(ANSA) - TRIESTE, 27 MAG - La Corte d'Appello di Trieste riformando una sentenza di primo grado, ha condannato il ministero dell'Istruzione e del Merito al risarcimento di circa 600mila euro in favore della famiglia di un ex aiutante tecnico dell' Istituto A. Volta di Trieste, morto nel 2016 per mesotelioma pleurico, malattia direttamente collegata all'esposizione all'amianto nel luogo di lavoro. Il tecnico ha lavorato per 15 anni nei laboratori e nell'officina meccanica dell' istituto, occupandosi della gestione di macchine utensili e manipolazione di materiali contenenti amianto e anche di rimozione e smaltimento di rifiuti pericolosi, spesso senza adeguate protezioni. La Corte, segnala l'Osservatorio nazionale amianto che ha diffuso la notizia, ha riconosciuto un legame tra la malattia e le mansioni da lui svolte. All'uomo fu diagnosticata la patologia nel 2014 e meno di due anni seguì il decesso, a 77 anni. Il caso del tecnico, secondo l'Onac, non sarebbe isolato: "altri lavoratori dell'Istituto si sono ammalati e persino uno studente è stato colpito da una patologia asbesto-correlata, confermando la pericolosità della contaminazione in ambienti scolastici". "Finalmente giustizia. Dopo il primo rigetto, abbiamo insistito per dare voce e dignità a questa famiglia", ha commentato l'avv. Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, che ha patrocinato il ricorso insieme con l'avv. Corrado Calacione del Foro di Trieste, che parla di "una vittoria legale e morale per tutti coloro che hanno subito gravi conseguenze in silenzio. Una sentenza che dimostra che il rischio amianto nelle scuole è una realtà che riguarda tutti, e che non può più essere ignorata". (ANSA).
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova