Torna Jurassic World con Scarlett Johansson eroina senza paura

(ANSA) - ROMA, 29 GIU - 'Jurassic World - La rinascita', ovvero conservazione, innovazione e citazione. Questo il perverso triangolo di un franchise che non nasconde affatto, anche nel titolo, di volersi rinnovare rilanciando con questo episodio firmato da Gareth Edwards (Rogue One: A Star Wars Story) una nuova fantastica trilogia in sala dal 2 luglio con Universal. Intanto la 'conservazione': i dinosauri pur se in una location diversa sono ancora lì con il loro fascino e inseriti in un paesaggio sempre più estremo, romantico grazie alla realtà aumentata. 'Innovazione': in questo film ci sono animali preistorici nuovi di zecca, frutto di incroci genetici prodotti da uno staff di scienziati pronti a dare nuovi animali a un pubblico in sala sempre più esigente e, sul fronte franchise, ulteriori gadget da acquistare e collezionare da vecchi e nuovi fan della serie. Infine 'citazioni': sono ovviamente tantissime, quelle che fanno riferimento agli episodi precedenti della saga e altre poi prese dalla serie cult 'Lost', da film come 'King Kong', 'Tomb Raider'e 'Alien' e anche dalla cronaca: il principio che una persona dispersa in mare va sempre salvata vale anche in un Blockbuster. Con la sceneggiatura di David Koepp, che aveva già firmato il 'Jurassic Park' del 1993 di Steven Spielberg, il film, che arriva a tre anni dalla conclusione della trilogia di Jurassic World in cui ogni episodio ha superato il miliardo di dollari al botteghino mondiale, non manca anche di adeguarsi al 'women empowerment' e mette in campo come 'action hero' una straordinaria front-woman tutta d'un pezzo, interpretata da Scarlett Johansson che ricorda inevitabilmente il personaggio di Lara Croft. La pellicola, sequel stand-alone di Jurassic World - Il dominio (2022) e settimo film del franchise di Jurassic Park ci porta nel 2027, quando l'ambiente terrestre si è rivelato ormai in gran parte inospitale per i dinosauri. Le creature sopravvissute si rifugiano così in luoghi remoti e tropicali, simili agli habitat in cui un tempo prosperavano e non sono, tra l'altro, più oggetto di interesse da parte degli umani che evitano da anni i loro parchi a tema. Abbandonati a sé stessi sono anche più pericolosi come scoprirà Zora Bennett (Johansson), dinamica e senza scrupoli agente sotto copertura reclutata da un'azienda farmaceutica per collaborare con il paleontologo Henry Loomis (Jonathan Bailey) e il capo squadra Duncan Kincaid (Mahershala Ali) in una missione top-secret squisitamente economica: infiltrarsi in un'isola proibita, un tempo sede della struttura di ricerca originale di Jurassic Park, per localizzare le tre più grandi specie preistoriche della terra, del mare e del cielo. Motivo? Il DNA di queste creature, prelevato con con una particolare siringa-boomerang, custodisce la chiave per un farmaco rivoluzionario, capace di salvare innumerevoli vite umane e dai proventi miliardari. Durante la missione, la squadra si imbatte in mare in una famiglia di civili, ed entrambi i gruppi rimangono così bloccati sull'isola e condividono le avventure. Dato per scontato che per questo film si è utilizzato il meglio, ovvero è stato girato su pellicola 35 mm con telecamere in formato anamorfico e ha effetti speciali animatronici e immagini generate al computer, 'Jurassic World - La rinascita' ha poi come valore aggiunto e volano la sceneggiatura di Koepp (esperto in blockbuster come Carlito's Way, Mission: Impossible e Spider-Man). Ora questa sceneggiatura non ha una smagliatura in quanto a tempi e tutto il resto e così inevitabilmente si resta incollati alla sedia per i 134 minuti del film, cercando di non essere fagocitati dal dinosauro mutante Distortus rex con la testa bulbosa e pieno di deformità dolorose. (ANSA).
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