Violentò profuga siriana minorenne, condannato a 16 anni

Pronuncia del Tribunale Reggio Emilia. Pm aveva chiesto 30 anni

(ANSA) - REGGIO EMILIA, 31 MAG - Violentò una profuga siriana, allora minorenne, in un casolare alla periferia di Guastalla, nella Bassa Reggiana. Poi la abbandonò in una stazione di servizio a Lodi. Ieri il tribunale di Reggio Emilia ha condannato, in primo grado, a 16 anni complessivi di reclusione (12 per violenza sessuale e lesioni, 4 per favoreggiamento all'immigrazione clandestina) il 31enne pakistano Muhammad Waqar ora in custodia cautelare in carcere. A riportarlo è la stampa locale reggiana. Il pm Giulia Galfano aveva chiesto 30 anni anche in virtù dell'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, un capo di imputazione per il quale però la Corte d'Assise del tribunale di Reggio Emilia presieduta dal giudice Cristina Beretti ha formulato l'assoluzione. La vittima, oggi 18enne, con la sua famiglia era fuggita dalla guerra e dal terremoto in Siria, finendo però nelle mani di trafficanti di esseri umani. Un viaggio della speranza, dalla Slovenia alla Germania, si era trasformato in una trappola, con tappa a Udine (per padre e figlio) e in Emilia (per la madre e la figlia allora 17enne). Una volta qui, secondo l'accusa, la ragazzina fu separata dalla madre, segregata in un casolare e abusata. Il 31enne pakistano venne poi arrestato e finì sotto processo per violenza sessuale pluriaggravata oltre che per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, reato quest'ultimo in concorso con un connazionale 29enne (che ha scelto il rito abbreviato) e una donna albanese di 24 anni finora latitante. (ANSA).

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