Caso Resinovich, gli avvocati di Visintin: «Speriamo il suo cuore regga all’onda accusatoria»

Lo studio Bevilacqua affianca il marito di Liliana fin dall’inizio delle indagini: «Rammaricati che non si siano estese le analisi in tutta la casa e non solo nel laboratorio»

Laura Tonero
Paolo e Alice Bevilacqua (Silvano)
Paolo e Alice Bevilacqua (Silvano)

Gli avvocati Paolo e Alice Bevilacqua, che affiancano Sebastiano Visintin fin dall’inizi dell’indagine sulla morte di sua moglie Liliana Resinovich, prima come persona offesa e poi come indagato, hanno consegnato a una nota la loro reazione: «Guardando alla perquisizione da ultimo disposta, alla ripetizione di accertamenti già condotti a suo tempo per il monitoraggio dei consumi afferenti l’attività di affilatura dei coltelli da parte del Visintin nonché la ricerca di tracce di materiale ferroso residuato dalla lavorazione degli stessi, non possiamo che esprimere un plauso, sicuramente, nei confronti della Procura per l’eccesso, finanche, di zelo investigativo nella ricerca di elementi che comunque con estrema difficoltà potranno comunque essere assunti come “probatori del fatto”».

Allo stesso tempo però, esprimono «rammarico, altresì, per non aver colto quel suggerimento espresso ieri dall’indagato di estendere, a questo punto, l’analisi (sicuramente ripetibile, se non altro per il tempo già trascorso dall’evento) dei tamponi per la ricerca di materiale ferroso in tutta la casa, e non solo nella stanza adibita, da ultimo, a laboratorio, peraltro da quel 14 dicembre diverso da quello attuale».

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Visintin nella stanza dell’appartamento adibita anche a laboratorio (foto Francesco Bruni)

I difensori lasciano comunque «le porte aperte alla ripetizione degli accertamenti e ben venga ogni ulteriore esplorazione ritenuta necessaria e finanche soltanto opportuna per gli investigatori anche se non possiamo nascondere il timore delle ripercussioni che tali passaggi investigativi, per definizione e finalità necessariamente invasivi ed incisivi, potranno avere sul compromesso stato di salute di Visintin».

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Una foto di Liliana Resinovich

I Bevilacqua, infatti, fanno presente che il loro assistito, «per quanto abituato ed esposto a quegli accessi, spera solo che il suo cuore debole – è affetto da cardiopatia ischemica trattata con rivascolarizzazione coronarica – regga all’ennesima onda di fatto accusatoria e anche alla mediatica ondata d’urto».

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