Da Meloni a Jovanotti: lacrime per l’addio a Sammy Basso
Le reazioni alla morte del 28enne che era diventato il volto della ricerca sulla Progeria. La premier: «Esempio straordinario di coraggio, fede e positività»

La morte improvvisa di Sammy Basso, annunciata nella notte di domenica 6 ottobre, ha fatto presto il giro dei social, scatenando una valanga di reazioni a partire da vip e politici che avevano affiancato il 28enne vicentino nella propria battaglia per la conoscenza della Progeria, ossia la malattia rara dell’invecchiamento precoce.
Dalla premier Giorgia Meloni a Lorenzo Jovanotti, ecco alcuni dei post apparsi sui social in memoria di Sammy Basso.
«Un pensiero affettuoso e commosso per Sammy Basso, che ci ha lasciati a soli 28 anni. Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, ha fatto conoscere al mondo la progeria, diventando un esempio di forza e speranza. Il suo impegno per la ricerca e la sua testimonianza rimarranno per sempre un patrimonio prezioso per tutti noi». Lo scrive su Facebook la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.
«Ci ha lasciato Sammy Basso, un ragazzo d’oro che ha saputo far conoscere la progeria con intelligenza e coraggio, senza mai perdere la gioia di vivere. Che tristissima notizia. Buon viaggio, Sammy», lo ha scritto il ministro Matteo Salvini da Pontida.
«Oggi siamo tutti più soli. Si è spento a 28 anni Sammy Basso, che con forza e coraggio ha superato la sua condizione diventando un esempio per tutti. Affetto da progeria, la malattia che causa l'invecchiamento precoce non ha mai abbassato al guardia e ha vissuto una vita intensa e piena. Grazie Sammy per quello che ci hai insegnato e ci hai dato. Che la terra ti sia lieve», le parole dell'assessora regionale alla Sanità Manuela Lanzarin.
«Il dolore per la perdita di Sammy Basso è enorme. Sammy era un amico, una persona dal cuore d'oro, uno studioso appassionato dalla determinazione incrollabile che ha trasformato la sua malattia in spinta a lavorare per la sensibilizzazione, la divulgazione e la ricerca, sostenuta concretamente anche tramite l'attività della sua associazione. È stato un onore averlo conosciuto»: così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
«È un giorno di profondissimo dolore per l’intera comunità che forma l’Università di Padova: siamo rimaste tutte e tutti colpiti dalla notizia della scomparsa di Sammy Basso», afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova, «Di Sammy Basso chiunque può ricordare il grande impegno pubblico nell’opera di sensibilizzazione sulla sua patologia, malattia tanto rara quanto lo era la sua personalità. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona ricorda quel mix di caratteristiche che lo contraddistingueva: ragazzo gentilissimo, dotato di una smisurata energia e voglia di vivere, determinato nel perseguire i suoi obiettivi».
«Aveva frequentato il nostro ateneo conseguendo una laurea triennale in Scienze Naturali e una laurea in Biologia Molecolare, con una tesi sperimentale sulla sua patologia: ma il suo impegno per l’ateneo non si è fermato alla laurea. Più volte è venuto a raccontare la sua situazione ad altre studentesse e studenti: sapeva coinvolgerli, mostrando tutta la sua empatia, dignità e coraggio nel modo con cui ha affrontato, sempre con il sorriso, una patologia debilitante», prosegue la rettrice, «Lo ricordiamo quindi non solo come perfetto studente, ma anche come ottimo insegnante. Era una persona indimenticabile: ci impegniamo già da ora, quindi, a trovare le modalità e le forme adeguate per ricordarlo. Ci stringiamo alla famiglia, ad amiche e amici, a tutte le persone che oggi piangono Sammy Basso».
«Sammy era un ragazzo unico, con una forza d’animo infinita, che ci ha insegnato a reagire alle peggiori difficoltà, trasformandole in nuove opportunità. Un grande amico, che nel 2020 è diventato anche ambasciatore di Venezia. Il cordoglio della Città e mio personale ai familiari, amici e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per la sua grande capacità comunicativa, specie per i più giovani. Resterai per sempre un cittadino veneziano!»: lo ha scritto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ricordando che a giugno 2020, nonostante la pandemia, Sammy aveva visitato la Smart Control Room, ricevendo dal sindaco la spilla con la moeca del Leone di San Marco, nominandolo “cittadino di Venezia”.
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