Fratelli d’Italia e il cerchio magico modello famiglia
Quali sono e quanto contano i cerchi magici di Fratelli d’Italia? Contano tanto, in un partito che si dichiara erede del paradigma di quello strutturato e “di massa” del Novecento, ma da tempo si identifica totalmente con la sua presidente (e ora premier) Giorgia Meloni

In politica la fedeltà conta tantissimo. Comprensibile, e perfino logico, se non ci si dovesse sempre confrontare con l’inclinazione (troppo) umana verso la cortigianeria. La fedeltà assoluta è stata amplificata dal fenomeno dei partiti personali ad alto tasso di leaderizzazione, che hanno visto crescere esponenzialmente il potere e i privilegi dei cosiddetti cerchi magici. Caminetti e gabinetti informali che bypassano gli organigrammi e i livelli gerarchici dei partiti, composti da chi risulta più vicino “al sole” (il leader).
I cerchi magici in Fratelli d’Italia
E, dunque, quali sono e quanto contano i cerchi magici di Fratelli d’Italia? Contano tanto, in un partito che si dichiara erede del paradigma di quello strutturato e “di massa” del Novecento, ma da tempo si identifica totalmente con la sua presidente (e ora premier) Giorgia Meloni, a testimonianza della centralità del processo di personalizzazione nelle organizzazione neopopuliste.
Il ruolo del quartetto di Colle Oppio
Il primo anello di questo sistema concentrico è rappresentato da quello che Dagospia chiama «il premiato quartetto di Colle Oppio», composto dalle sorelle Meloni, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari (l’ideologo e il vero “uomo forte” dell’esecutivo) e l’inseparabile capo della segreteria particolare Patrizia Scurti.
Il peso politico di Francesco Lollobrigida e altri fedeli
Al gruppo va aggiunto anche il ruolo importante – ancorché un po’ appannato da vari scivoloni – del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il “cognato d’Italia”, giustappunto sposato con Arianna Meloni. Molto vicina al cuore della presidente del Consiglio è anche la “coppia di fatto (politica)” rappresentata dal coordinatore del partito Giovanni Donzelli e dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.
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