Ginevra, città “active life” fra spiagge e rafting, è nel destino delle Azzurre
Mercoledi 16 luglio l’Italia di calcio femminile incontro la Norvegia nei quarti dell’Europeo. Intanto in riva al Lago Lemano impazzano i parchi sportivi ispirati alla mascotte Maddie

C’è ancora Ginevra nel destino delle calciatrici azzurre! Mercoledì sera (16 luglio) allo Stade de Geneve l’Italia di Soncin affronterà la Norvegia nei quarti di finale dei Campionati Europei di calcio femminile: lo stesso stadio dove il 7 luglio scorso le ragazze della nostra nazionale avevano pareggiato con il Portogallo, con qualche rimpianto per il gol preso all’89’, ma lasciando una buona impressione sul piano del gioco.
Le azzurre non hanno colto, dunque, la “provocatoria” battuta fatta dalla presidente della Confederazione Elvetica Karin Keller-Sutter, rivolta a tutte le squadre partecipanti al torneo: “Fatevi eliminare subito, così avrete più tempo per godervi le bellezze della Svizzera”.
Le azzurre in Svizzera vorrebbero rimanerci a lungo, ma per giocare: meglio se fino al 27 luglio, data della finale, che l’Italia femminile all’Europeo ha raggiunto due volte (nel 1993 e nel 1997) senza però poi vincerla, in entrambi i casi contro la Germania.

Impazza la febbre del football, reale e virtuale
In attesa di entrare nel clima agonistico di mercoledì sera, godiamoci tutto il mondo di Maddie, la mascotte degli Europei ispirata al cane San Bernardo e il cui nome è preso dalla leggendaria calciatrice svizzera Madeleine Boll (oggi settantaduenne). Maddie c’è ovunque in città.
In riva al Lago Lemano impazza lo Sports Village, che resterà aperto fino al 27 luglio, per omaggiare le donne nello sport e il grande assortimento di discipline sportive dove oggi sono impegnate a livello globale. Il programma, studiato anche per i piccoli, include dimostrazioni di calcio femminile, workshop di freestyle, prove di sport urbani e sfide di riflessi, mentre per le famiglie sono a disposizione un campo da calcio per bambini, gli immancabili truccabimbi e giochi gonfiabili.
Un'area dedicata agli e-Sport propone infine tornei FIFA e simulazioni VR, mentre è possibile incontrare le calciatrici protagoniste a Ginevra per autografi e brevi scambi di battute per conoscere meglio le loro storie.
Fino a qualche giorno fa nel Parc de la Grange campeggiava un gigantesco dipinto, creato dall’artista Saype con colori biodegradabili, raffigurante una bambina che gioca a calcio. Un dipinto davvero suggestivo che spuntava fra l’erba del parco, fra gli alberghi in un punto con spettacolare vista lago.

Ginevra, fra arte, orologi e lusso
L’aurea Ginevra, del lusso e degli orologi di firma, del cioccolato d’autore e del jet set internazionale, per qualche giorno si inchina al calcio e alla sua popolarità senza confini. Persino l’omino delle luci del semaforo, nei pressi dello stadio Stade de Geneve, è diventato una calciatrice.
Un omaggio simpatico. Il pupazzo Maddie è ovunque, griffa anche il grande pallone installato all’ingresso dell’area pedonale e delle strade che conducono nello storico quartiere della cattedrale di Saint-Pierre.
Città aperta Ginevra, sede di oltre 200 organizzazioni internazionali, tra cui quella europea delle Nazioni Unite e il quartier generale (con museo internazionale) della Croce Rossa, organizzazione nata proprio qui nel 1863 su iniziativa di Henry Dunant, che nel 1859, durante la battaglia di Solferino, era rimasto impressionato dalle migliaia di feriti rimasti sul campo senza soccorso.
Nei dintorni di Ginevra hanno sede anche l’UEFA, a Nyon, cittadina in riva al lago Lemano raggiungibile anche via battello per una bellissima e non impegnativa escursione; mentre il Comitato Olimpico internazionale ha sede a Losanna, sempre sulle sponde del Lemano.
Il Campionato Europeo di calcio femminile sta contribuendo a dare della Svizzera un’immagine più giovane e più attiva. Ginevra in particolare sta vivendo questi giorni (il 22 luglio ospiterà anche una delle due semifinali del torneo) con slancio ed entusiasmo, mettendo in mostra accanto ai suoi celebrati monumenti e musei, che restano comunque un’attrazione ineludibile, anche un’anima “active life” sorprendente.
Che ruota proprio intorno al simbolo della città: lo Jet d’Eau, il getto d’acqua che fino a prova contraria è il più alto del mondo con i suoi 142 metri di spruzzo verticale. Quasi tutte le partite, 31 quelle in calendario, sono sold out; quasi settecentomila finora i biglietti venduti.
Un terzo a tifosi stranieri, americani in particolare, perché negli States il Soccer femminile è lo sport più seguito in assoluto, anche più dello stesso Football americano.

Attività acquatiche, bici e relax sotto il “getto”
Escursioni a piedi, in bicicletta e sport acquatici, sullo sfondo delle Alpi da Ginevra si scorge anche la vetta del Monte Bianco) e delle montagne del Giura, Ginevra stimola uno stile di vita attivo, con strutture sportive e attività all’aperto che spaziano dai parchi (ben 300 ettari di superficie) ai sentieri lungo le rive del lago.
Avventura e relax, con un’offerta che spazia dagli sport più intensi alle tranquille esperienze di benessere, per trasformare in estate la città in una incredibile “riviera”, grazie al lago balneabile in più tratti, alla sua navigabilità e grazie ai suoi due fiumi, il Rodano e l’Arve.
Fra le spiagge ginevrine spicca quella nel quartiere di Eaux-Vives, di fronte allo Jet d’Eau, il getto costruito nell’Ottocento come valvola di sovrappressione della condotta d’acqua a pressione dei macchinari dei gioiellieri e diventato il simbolo della città.
La spiaggia di Eaux-Vives è stata inaugurata nel 2020 ridisegnando il volto del lungolago: un luogo di svago lungo 400 metri sulle rive del Lemano, che può ospitare fino a 8000 persone. L’area comprende anche un parco di 2 ettari per trascorrere ore di relax.
Ma il vero simbolo di Ginevra sono gli intramontabili Bains des Pâquis, al centro della Rade, a qualche metro dallo Jet d’eau: si può prendere il sole, rilassarsi in sauna o nell’hammam, o ancora degustare piatti della tradizione, come la fondue godendosi il tramonto.
I bagni pubblici “Bains des Paquis” esistono dal 1872. Costruiti in legno, sono stati rinnovati e ampliati nel 1889 e tra il 1931 e il 1932. Nel 1880 sono diventati bagni municipali. I ginevrini sono molto legati ai Bains de Paquis., con un referendum nel 1987 bocciarono la loro demolizione e ricostruzione per mantenere intatto l’aspetto e il fascino originario. In Svizzera, si sa, i referendum sono sacri.
Di tutt’altro stile la piattaforma circolare, un’area fuori dal comune allestita nella zona della Tour Carrée, vicino al centro città. Questo anello acquatico dal diametro di 40 metri consente di approfittare del lago all’insegna del divertimento. Realizzata in cemento e ricoperta in legno, ospita al centro una sorta di piscina lacustre per bambini.

Tra le rapide dell’Arve sul gommone: adrenalina e natura
Ma la cosa che colpisce di più a Ginevra è il rafting, un’attività praticata sul fiume Arve che assicura emozioni uniche. Offre adrenalina a piene mani, specie nei passaggi delle rapide. Dove le acque si fanno impetuose, e il piacere di godersi una paesaggio di straordinaria bellezza, da vivere nel silenzio più assoluto, immersi nella natura.
Il percorso proposto sull’Arve dalla Rafting Loisirs, associazione che lo scorso anno ha compiuto 30 anni, si snodasu circa 8 chilometri e, nell’arco di un’ora e mezza, attraversa quattro rapide, App L’avventura inizia al ponte Pont de Sierne a Le Veyrier.
L’Arve in quel punto presente acque increspate, mosse da una corrente irrequieta. Il gioco di squadra permette una navigazione tranquilla. Il fiume nasce sul Monte Bianco, attraversa le Alpi della Savoia e, dopo aver percorso 100 chilometri, sfocia nel Rodano, alle porte di Ginevra.
Si scende in una sorta di galleria aperta dal fiume fra grandi alberi. L’istruttrice Anaïs Alina Rita Toobali - Sanvincente guida il gruppo in totale sicurezza, insegnando a remare a ritmo e a muoversi sul gommone.
L’attività organizzata da Rafting Loisirs dura 2 ore e mezza, compresa la vestizione e il briefing a terra, costo a persona 100 CHF (che equivalgono a 105 euro), 90 per i gruppi. E alla fine tè e biscotti. Un’esperienza indimenticabile, sotto tutti i punti di vista. Facile e consigliata a tutti.

I segreti dell’universo allo Science Gateway del Cern
Come andare a Ginevra senza far tappa al Cern? Da un anno e mezzo è aperto anche lo Science Gateway. Un luogo che ha obiettivo di portare i segreti dell’Universo alla portata di tutti. Il Cern ancora per pochi mesi è guidato dall’italiana Fabiola Gianotti, la prima donna a ricoprire tale ruolo ed è già al secondo mandato.
Lo Science Gateway oggi è il luogo più visitato di Ginevra. Il portale della scienza è dedicato alla divulgazione scientifica ed è ambientato nel laboratorio dell’acceleratore di particelle.
E’ stato progettato da Renzo Piano come un’astronave di vetro e acciaio capace di collegare presente e futuro e realizzato all’insegna della sostenibilità grazie alle donazioni. Attraverso esposizioni immersive, giochi e laboratori, consente a chiunque di sentirsi parte delle
scoperte e delle attività scientifiche e tecnologiche in corso. “Con gli acceleratori andiamo a cercare di capire come è nato l’Universo. Il bosone di Higgs è una scoperta di fondamentale importanza e non soltanto per noi ricercatori”, spiega Antonella Del Rosso, fisica, da trent’anni al Cern.
Attualmente è in corso la realizzazione, a 200 metri profondità, di un secondo acceleratore di particelle. Il tunnel sarà lungo 90 chilometri e sconfinerà anche in territorio francese. L’ingresso al Cern è completamente gratuito, perché, come sostennero i fondatori di questa istituzione scientifica internazionale, la scienza deve essere trasparente e alla portata di tutti.

Info: www.geneve.com , www.myswitzerland.com
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