Gino Cecchettin a Che Tempo Che Fa: «Sono riuscito a non odiare Filippo Turetta»

La fondazione per Giulia sarà presentata il 18 novembre nella Sala Regina, della Camera dei deputati. Il papà: «Vogliamo fare formazione»

Gino Cecchettin ospite di Fabio Fazio
Gino Cecchettin ospite di Fabio Fazio

La fondazione per Giulia Cecchettin sarà presentata il 18 novembre nella Sala Regina, della Camera dei deputati. «Ci abbiamo lavorato assiduamente e abbiamo creato la fondazione Giulia Cecchettin» ha detto papà Gino, ospite a Che tempo che fa, «Il 18 novembre presenteremo i nostri progetti».

«Abbiamo individuato il primo progetto della nostra fondazione: fare formazione – continua il padre di Giulia – Vorremmo insegnare la bellezza dell’amore. Far capire agli studenti che amare è molto meglio che odiare. Fare dei piani didattici, a cui i membri del comitato tecnico - psicologi, docenti universitari - stanno lavorando. Vorremmo portarli nelle scuole. Il mio sogno: un'ora di affettività nel programma scolastico».

La fondazione ha bisogno di contributi economici, su dona.fondazionegiulia.org. «Ma vorrei fare un appello ai professionisti - psicologi, psicoterapeuti - perché diano la loro disponibilità a collaborare con noi. Vorremmo creare dei presidi in tutto il Paese» dice Cecchettin. «Quest’anno ho imparato a concentrarmi sul positivo. Prendo una foto di Giulia, la guardo e non c’è nulla di negativo. Per questo sono riuscito ad ascoltare le parole di Filippo senza provare odio o rabbia. Sono riuscito a non odiare, non so come ho fatto. Io mi sono concentrato sui miei cari, che mi danno amore e mi danno bellezza».

E chiude: «Io rivivo Giulia ogni giorno in questo progetto e sono convinto che lei vive ancora, anche se non fisicamente, nella memoria e nei gesti che stiamo facendo».

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