Il libro dei pensionati in edicola con il nostro giornale
Storie e consigli per vivere bene la pensione: organizzare il proprio tempo in base a interessi e passioni. Con tanto spirito di iniziativa

Il giudizio, sociale e perfino parentale, talora è spietato e la sentenza senza appelli: «Ora che sei in pensione, quindi vecchio…». Questo forse poteva essere un discorso che era valido svariati decenni fa, quando nacque l’istituto della “quiescenza” e le aspettative di vita erano meno lunghe di adesso.

Oggi è ancora così?
Non pare proprio, anzi. Le donne e gli uomini che si apprestano ad andare in pensione sono tutt’altro che vecchi, sono semplicemente più maturi, ma generalmente in buona salute e ancora decisamente energici e con qualcosa da dire. Tuttavia, ciò non esclude che il pensionamento per molti rappresenti un vero e proprio trauma, in primis per quanto concerne l’organizzazione del tempo, che non è più scandito dall’obbligo di presenza al lavoro. Spesso ciò diventa fonte di angoscia o annichilimento, la routine casa-lavoro viene meno e alcune persone faticano a ridare ordine alla propria quotidianità.

Eppure la pensione è un periodo della vita che può riservare sorprese, suscitare interessi, sollecitare creatività. Forse basta soltanto un po’ di coraggio e una discreta dose di spirito d’iniziativa, magari guardandosi attorno e ascoltando qualche consiglio, per scoprire che il pensionato vecchio non esiste, se non soltanto nel giudizio degli altri.

Ecco allora Il libro dei pensionati, edito da Editoriale Programma e in edicola da sabato 17 febbraio con il nostro quotidiano (e con gli altri di Nord Est Multimedia) che racchiude nove storie immaginarie di persone che, dopo la fine del lavoro, non si sono perse d’animo e che proprio grazie alla pensione hanno riscoperto come vivere bene e proattivamente il proprio tempo, da dedicare agli hobby, alle passioni, ai nipoti, allo sport e a tutto ciò che era stato accantonato a causa degli impegni lavorativi, nell’ottica di ridare senso alla propria quotidianità e magari dando anche una mano al prossimo.
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