A spasso con gli struzzi per Venezia, arriva la maxi-multa
VENEZIA. Tuffi dai ponti, bagni seminudi, set cinematografici, pic-nic a cielo aperto. Venezia negli ultimi tempi ne ha visti di tutti i colori, ma gli struzzi a passeggio mancavano all’appello.
Fino a ieri. Sono da poco passate le dieci di mattina quando in Strada Nuova i due pennuti si fanno largo tra residenti e turisti. Tutti con gli occhi sgranati, in mano il cellulare per registrare una scena più unica che rara. Ad accompagnarli nella passeggiata, insieme a un amico, è Cetin Kmetja, volto noto nella cittadina di Škofljica, in Slovenia, per il suo allevamento di animali. Li accudisce in una fattoria didattica specializzata in terapia per l’infanzia e di tanto in tanto, gli capita di portarli a spasso in città.
Da qui, l’idea di una gita in laguna. Kmetja arriva con la sua Dacia Duster assieme all’amico Alexej, trainando i due pennuti all’interno di un rimorchio agganciato al fuoristrada, poi parcheggiato alla stazione in via Baron. A bordo del treno 20618 delle 9.10, chi assiste alla scena è incredulo. Tra loro, anche la capotreno. Che però decide di non fermare il convoglio e di riservare ai due uno scompartimento isolato. Gli struzzi, infatti, avevano regolare biglietto, anche se – come riferisce Trenitalia – si trattava di quello riservato ai cani.
Così, alle 9. 51 Kmetja insieme all’amico e ai due pennuti si presenta alla stazione Santa Lucia. Temperatura mite, sole splendente e la meraviglia della laguna a portata: che c’è di meglio per una sgambata? I quattro si avviano lungo Strada Nuova mentre sui social iniziano a diffondersi video e immagini, condivise e commentate da centinaia di utenti. Il giro turistico dura poco, però. Nel giro di poche ore, proprietari e struzzi vengono fermati dalla polizia locale nei pressi del ponte delle Guglie. È presa alla sprovvista anche la pattuglia di agenti, incredula di fronte alla scena surreale. Alla fine, Kmetja e Alexej vengono sanzionati pesantemente. Vengono contestati loro l’intralcio alla circolazione in centro storico e la violazione del codice di benessere a tutela degli animali. Per loro, anche il Daspo urbano.
Se ne tornano così verso la stazione. Stavolta però, a bordo del treno ci salgono scortati dalla Polfer. Anche stavolta in uno scompartimento isolato, la lunga trattativa tra Kmetja insieme ai due animali e gli agenti porta a un ritardo di 50’. Con l’aggiunta di un verbale per insudiciamento da 60,67 euro. E a chi gli chiede lumi, Kmetja, pittoresco signore dalla folta chioma bionda, non si tira indietro: «Non sono animali pericolosi, noi li alleviamo anche per far giocare i bambini. Il nostro era una viaggio di piacere, come turisti, assieme ai nostri amici e non volevamo certo creare confusione. Ci scusiamo».
I due struzzi vengono così scortati dagli agenti fino al parcheggio, poi caricati in macchina per ritornare in Slovenia. —
Giovanni Cagnassi
Eugenio Pendolini
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