A Villa del Conte lo paga solo uno su tre

Record veneto: tasso di evasione al 67%. «La partita Italia-Germania noi l’abbiamo seguita su Sky»
Di Claudio Baccarin
COMUNE VILLA DEL CONTE CONSIGLIO COMUNALE VILLA DEL CONTE POLETTO
COMUNE VILLA DEL CONTE CONSIGLIO COMUNALE VILLA DEL CONTE POLETTO

«Il canone Rai? Io l’ho sempre pagato». Carlo Geron, che si autodefinisce “pittore delle emozioni”, non ci sta a finire nell’elenco degli evasori dell’abbonamento. La pagina che lo racconta, nel sito “Arte italiana”, spiega che a Geron «capita spesso di prendere spunto dalle immagini televisive» che gli permettono di recepire sensazioni e di riportarle sulla tela. Non a caso, nel luglio di 47 anni fa, Geron si ispirò proprio all’allunaggio e mandò un suo quadro a Neil Armstrong, che lo apprezzò e gli spedì pure un biglietto di ringraziamenti.

Ma allora perché mai la mappa interattiva realizzata dalla società Twig, che ha elaborato i dati allegati al bilancio 2014 della tivù pubblica, colloca Villa del Conte, comune di 5.530 abitanti, in testa alla classifica di quanti in Veneto vedono la tivù a sbafo? Ecco, per dire, sabato, quelli di Villa del Conte hanno visto sul piccolo schermo la sfida tra Germania e Italia o hanno preferito una briscola tra amici? «Molti l’hanno seguita - spiega Giorgio Pietrobon, barista del caffè parrocchiale - davanti al maxischermo della sagra dei Santi Pietro e Paolo». Sagra peraltro un po’ in ribasso: quest’anno sono tornate le giostre, ma non c’è stata la fiera.

E se in tanti, negli anni passati, avessero seguito le indicazioni del Carroccio, che invitava a non pagare il canone Rai? Il 22 gennaio 2012, Massimo Bitonci, allora sindaco di Cittadella e deputato della Lega Nord, aveva lanciato un appello all’evasione: «Fate come me, io il canone Rai non lo pago più da anni». Appello rinnovato nel settembre 2014, nelle vesti di sindaco di Padova: «Se avete visto il servizio del Tg3 sul regolamento di polizia urbana, allora capite perché non si deve pagare il canone». «Non è un mistero – spiega Paolo Sabbadin - che a Villa del Conte Lega Nord e Forza Italia abbiano da sempre percentuali elevatissime. Alle Regionali del 2015 qui Zaia ha raccolto il 64,73%; la Moretti, rappresentante del Pd si è accontentata di un modestissimo 10,11%, insidiata da Alessio Morosin di Indipendenza Veneta (9,69%) e da Jacopo Berti (8,69%), con Tosi “dimagrito” al 6,62%. «Abbiamo sempre pagato il canone Rai - dice Anna Valeretto, che gestisce la tabaccheria - siamo abituati a pagare tutto». Stessa musica nella fioreria di Renato Trinco e Barbara Barina: «Il 67% di evasione? Non saremo mica gli unici che pagano?». All’hotel ristorante “Al Leone”, dove i tifosi del Milan sono di casa, è turno di riposo. «Noi paghiamo da sempre il canone, anzi paghiamo anche di più perché gestiamo un locale».Tra gli elettrodomestici che campeggiano sugli scaffali del negozio Zanarello non mancano i televisori: «Ma noi ci limitiamo - spiegano - a venderli, poi tocca al cliente attivare la procedura per il pagamento del canone Rai». Al bar Centrale, di fronte al municipio, fanno capolino viceversa i gagliardetti dell’Inter. E spicca pure un bel televisore: «Sabato la partita dell’Italia l’abbiamo vista su Sky». Ha un’altra chiave di lettura, invece , la titolare del negozio di abbigliamento, dove all’esterno sventolano bandiere tricolori e del Veneto. «A Villa del Conte tanti non pagano il canone della Rai? Probabilmente saranno tutti extracomunitari».

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